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De Sarro: «Una seconda facoltà di medicina in Calabria non è una buona scelta»

Il rettore contrario all’ipotesi ventilata anche da Occhiuto. Stoccata al governatore anche sulle Scuole: «Vedete le altre Regioni…»

Pubblicato il: 16/09/2022 – 17:33
De Sarro: «Una seconda facoltà di medicina in Calabria non è una buona scelta»

CATANZARO Una seconda facoltà di medicina a Cosenza «non è una buona scelta», e poi «l’assistenza sanitaria noi l’abbiamo sempre fatta ma se non abbiamo aiuti non possiamo fare quello che ci viene chiesto». Così il rettore dell’Università Magna Graecia Catanzaro, Giovambattista De Sarro, commenta le dichiarazioni del presidente della regione Calabria, Roberto occhiuto (qui https://www.corrieredellacalabria.it/2022/09/15/occhiuto-no-a-guerre-di-campanile-luniversita-va-potenziata-ma-valutare-altre-iniziative-il-debito-non-sara-monstre-video/), che ieri aveva fatto una “apertura” alla possibilità di una nuova facoltà di medicina in Calabria e aveva invitato l’ateneo a farsi «carico anche dei doveri di assistenza». Da De Sarro anche una “stoccata” sul recente finanziamento da parte della Regione delle scuole di specializzazione: «Io andrei a vedere su internet cosa hanno dato le altre Regioni», ha sostenuto il rettore catanzarese.

Il dibattito sulla seconda Medicina

«Secondo me non è una buona scelta», esordisce De Sarro commentando con i giornalisti la ventilata duplicazione della facoltà di Medicina. «Noi – ha detto il rettore dell’università di Catanzaro – abbiamo fatto il nostro dovere. Io sono prima un professore universitario e un medico e secondo me le cose si devono fare in maniera adeguata perché non possiamo formare dei medici non all’altezza. I settori scientifico-disciplinari di medicina sono 50, vanno da Med1 a Med50, averli tutti non è facile. Catanzaro ha una storia di 45 anni di medicina. Io ci penserei per evitare di fare qualcosa che domani non servirà a nessuno, a nessuno, anche perché noi abbiamo studenti che vengono da tutte le regioni d’Italia e dobbiamo far vedere che siamo in grado di formarli e che facciamo medicina di un certo livello. Poi ognuno fa le sue scelte. Io faccio il professore universitario, gli altri fanno quello che vogliono. Dateci la possibilità di adeguare le nostre attrezzature che furono comprate da Salvatore Venuta e quindi hanno ben 16 anni e naturalmente è 

«Abbiamo sempre fatto l’assistenza sanitaria»

«L’assistenza noi l’abbiamo sempre fatta, nell’emergenza siamo sempre intervenuti però se non abbiamo aiuti e non possiamo fare il turnover perché chi va in pensione non viene rimpiazzato, certo non possiamo fare quello che ci viene chiesto», aggiunge poi De Sarro. «Credo però – rimarca il rettore – che dai dati Agenas che arrivano dimostriamo che siamo in continua cresciuta. D’altro canto, se così non fosse non potremmo avere una scuola di specializzazione come sta accadendo e questo vuol dire che tutto il sistema sta lavorando bene».

«Sulle Scuole si vedano le altre Regioni…»

Capitolo scuole di specializzazione, dopo il finanziamento da parte della Regione di 4 contratti aggiuntivi. Anche qui De Sarro replica al governatore Occhiuto: «Sono quelle che hanno due posti, da due le abbiamo portate a tre. Io andrei a vedere su internet cosa hanno dato le altre Regioni. Io ho solo aiutato quelle che da due sono diventate tre. non ho fatto altro, ma era un criterio che abbiamo sempre adottato», osserva il rettore dell’Università di Catanzaro. 

«Integrazione? Non si sono rivalità»

Infine, il tema dell’integrazione degli ospedali di Catanzaro, il policlinico universitario Mater Domini e il Pugliese:  «Non abbiamo delle rivalità,  secondo me le rivalità non ci devono essere, ognuno deve fare il suo mestiere. La medicina è cresciuta e ognuno è specialista di una piccola parte della medicina. Il tuttologo non esiste più», conclude De Sarro. 

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