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«La lievitazione delle perdite sui crediti» tra le cause del crac della Bcc di Cosenza

Al Tribunale di Cosenza la testimonianza dell’ex presidente del comitato di sorveglianza della banca finita in liquidazione per un buco da 23 milioni di euro

Pubblicato il: 16/09/2022 – 6:52
di Fabio Benincasa
«La lievitazione delle perdite sui crediti» tra le cause del crac della Bcc di Cosenza

COSENZA Il crac della Bcc di Cosenza è al centro di un processo in corso dinanzi al Tribunale, in composizione collegiale (Presidente Branda). Nel corso dell’ultima udienza, il pm Margherita Saccà ha sollecitato con le proprie domande il testimone, Antonio Vellella, a raccontare quanto di sua conoscenza in merito alla situazione economica dell’istituto di credito, finito in liquidazione a causa di un buco stimato in circa 23 milioni di euro. Le indagini, coordinate dalla Procura di Cosenza guidata da Mario Spagnuolo, furono condotte dai finanzieri diretti dall’allora comandante provinciale, il colonnello Marco Grazioli e dal tenente colonnello Michele Merulli.

Il comito di sorveglianza

Prima della testimonianza, sono state discusse alcune questioni preliminari. Gli avvocati difensori degli indagati hanno sollevato una questione relativa alla mancata notifica di alcuni atti. A sottoporsi all’esame del pm ed al controesame del collegio difensivo è Antonio Vellella, oggi consulente in materia bancaria, in passato Presidente del comitato di sorveglianza della Banca Credito Cooperativo di Cosenza, con sede in via Panebianco. «Rimasi in carica dal 2010 al 2012, anno in cui abbiamo consegnato gli atti agli organi preposti alla liquidazione». Il compito del Comitato di sorveglianza «è di esercitare una funzione di controllo e fornire pareri ai commissari straordinari». Sulla sua attività, il teste precisa: «Ho svolto un’analisi per verificare la veridicità dei controlli effettuati dai commissari». Un’analisi a campione. «La lievitazione delle perdite sui crediti», sarebbe la causa principale del crollo della Bcc. Secondo il teste, «il rischio aziendale non veniva adeguatamente presidiato. I prenditori dei crediti non sempre avevano la possibilità di rimborsarli. E’ stata fatta una errata valutazione». La discussione poi si sposta sull’analisi dei bilanci delle imprese richiedenti credito. «Non vi erano annotazioni sui bilanci delle imprese che chiedevano il credito. Non si facevano indagini sui garanti, una banca seria dovrebbe farlo. Buona parte del portfolio non veniva rinnovato, ad esempio quando viene concesso un fido a revoca occorre verificare se i clienti mantengano o meno le promesse». Per sintetizzare, «gli sconfinamenti venivano lasciati senza chiedere il rientro». Il testimone è stato poi sottoposto a controesame da parte delle difese, tutti hanno sottolineato come quelli espressi fossero pareri espressi da un professionista indiscusso e indiscutibile ma con una conoscenza delle dinamiche interne all’istituto di credito marginale».

Gli imputati

Sono 28 gli imputati nel processo. Si tratta di Ettore Giacinto Caroselli (presidente del consiglio di amministrazione dal 28/04/2009 al 06/05/2010), Rinaldo Talarico (presidente del consiglio di amministrazione dal 12/10 2006 al 28/04/2009), Filippo Fera (consigliere d’amministrazione), Giancarlo Tosto (consigliere d’amministrazione), Franchino De Rango (consigliere d’amministrazione), Serafino Grandinetti (consigliere d’amministrazione), Carlo Ponte (consigliere d’amministrazione), Santo Naccarato (consigliere d’amministrazione), Pietro Fiore, Francesco Perugini (consigliere d’amministrazione), Antonio Fernando Allevato (consigliere d’amministrazione), Ubaldo Lepera (consigliere d’amministrazione), Gianfranco Scarpelli (consigliere d’amministrazione), Francesco Greco (consigliere d’amministrazione), Francesco Basile (consigliere d’amministrazione), Francesco Capocasale (consigliere d’amministrazione), Ennio Pantuso (consigliere d’amministrazione), Luigi Cavallo (consigliere d’amministrazione), Francesco Tancredi (consigliere d’amministrazione), Giampaolo Miniaci (consigliere d’amministrazione), Eugenio Spagnuolo (presidente del collegio sindacale), Piero Maccarone (sindaco effettivo), Ruggiero Di Leo (sindaco effettivo), Filiberto Viafora (presidente del collegio sindacale), Franco Grandinetti (sindaco effettivo), Giuseppe Tocci (sindaco effettivo), Nunzio Guglielmi (direttore generale dal 27/10 2006 al  24/04/2009), Eugenio Gallo (direttore generale dal 30/04/2009 al 14/05/2010).

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