COSENZA Cosenza si stringe per l’ultimo abbraccio a Monsignor Francesco Nolè, vescovo di Cosenza-Bisignano deceduto giovedì a Roma, dove era ricoverato all’ospedale Gemelli. Sabato, dopo una breve sosta a Palazzo dei Bruzi, la salma ha raggiunto la Cattedrale dove è stata disposta la camera ardente. Oggi, alle 15, al Duomo il funerale di monsignor Nolè, la cerimonia funebre è stata officiata da Monsignor Fortunato Morrone, arcivescovo metropolita di Reggio Calabria. L’omelia è stata affidata a monsignor Salvatore Ligorio, arcivescovo metropolita di Potenza: amico ventennale di Monsignor Nolè. Presenti nella cattedrale, il sindaco di Cosenza e le massime autorità, civili, militari e religiose della Regione. In prima fila i familiari di monsignor Nolè, e oltre al sindaco della città dei bruzi Franz Caruso, anche il presidente della Provincia Rosaria Succurro, il sindaco di Bisignano e il governatore della Calabria, Roberto Occhiuto. In Cattedrale anche diversi consiglieri regionali cosentini. «Il vescovo Francesco con la sua testimonianza ci attesta che non sarà l’amore della bellezza a salvare il mondo, ma la bellezza dell’amore», dice nell’omelia monsignor Ligorio. «Francesco, un maestro della cattedra scomoda. La chiesa di Cosenza-Bisignano sente e vive certamente la mancanza del pastore che l’ha guidata in questi anni. L’arcidiocesi però oggi che piange la sua dipartita non è più povera, anzi è più ricca di una testimonianza da custodire e fare fruttificare con memoria riconoscente, perché il suo pastore è stato messo alla prova ed è stato trovato fedele». La salma di Monsignor Nolè, dopo la cerimonia funebre è stata trasportata a Potenza, città natale del vescovo di Cosenza.
Monsignor Ligorio ha ricordato al Corriere della Calabria, Monsignor Nolè. «L’amicizia risale al 2000, quando lui fu ordinato vescovo a Tursi ed io ero a Potenza. Poi l’abbiamo portata avanti nella semplicità di persone che condividono lo scambio umano di esperienze pastorali». «Francesco era per me un amico fedele, sincero, paterno».
x
x