CATANZARO È stata revocata dal Tribunale del riesame di Catanzaro l’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari eseguita il 1° settembre scorso a carico di Maria Rosaria Ceglie, funzionaria di Invitalia indagata nell’inchiesta “Reset” della Dda di Catanzaro. Lo rendono noto gli avvocati Emma Eboli e Gabriele Fiorito, difensori di fiducia di Ceglie, accusata del reato di corruzione.
«Nonostante avessimo già ottenuto, il 9 settembre scorso, la sostituzione della misura originaria con quella dell’obbligo di dimora dal Gip a seguito dell’interrogatorio di garanzia – scrivono i legali – ci siamo rivolti al Tribunale della Libertà. L’udienza dinanzi al Tdl si è tenuta giovedì 15 settembre e, in data 16 settembre, è stata sciolta la riserva con totale accoglimento del ricorso e revoca dell’ordinanza applicativa della misura. Abbiamo però avuto contezza del provvedimento solo in data odierna, con la notifica del provvedimento alla nostra assistita, che da oggi è totalmente libera».
«Inutile dire – proseguono Eboli e Fiorito – che siamo pienamente soddisfatti del provvedimento, anche se ancora ne disconosciamo le motivazioni, che verranno depositate nei prossimi 45 giorni. Ma è un provvedimento che, a differenza di quello del gip con il quale era stata ottenuta una sostituzione della misura con altra meno gravosa, elimina a monte l’ordinanza applicativa della misura perché evidentemente emessa in assenza dei requisiti necessari».
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