Ultimo aggiornamento alle 22:10
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

le indagini

Truffa al Comune di Lamezia per un evento. Tra gli indagati un imprenditore arrestato in “Reset”

Florio nei guai per un (presunto) falso documento di spesa assieme all’organizzatore e a un altro imprenditore. Udienza il 17 aprile

Pubblicato il: 19/09/2022 – 17:48
di Alessia Truzzolillo
Truffa al Comune di Lamezia per un evento. Tra gli indagati un imprenditore arrestato in “Reset”

LAMEZIA TERME È indagato per concorso esterno in associazione mafiosa nell’inchiesta “Reset” della Dda di Catanzaro che agli inizi di settembre ha portato misure cautelari per 200 persone. Secondo il gip che ne ha disposto la carcerazione (poi rimodulata nei domiciliari dal Tribunale del Riesame), Remo Florio, 56 anni, titolare della Dee Jay Service snc, sarebbe un imprenditore colluso col gruppo criminale D’Ambrosio al quale si sarebbe «asservito». Ma l’imprenditore conta guai giudiziari anche con la Procura di Lamezia Terme.
La vicenda che lo vede imputato risale al 2016 e si riferisce a un evento musicale organizzato dal Comune in occasione del capodanno di quell’anno. Secondo l’accusa, Florio (quale titolare della Dee Jay Service snc), in concorso con Gianluca Cristiano (effettivo organizzatore dello spettacolo) – fratello dell’attuale candidato alle Politiche (e all’epoca dei fatti consigliere comunale di Lamezia Terme) Massimo Cristiano – avrebbero presentato al Comune di Lamezia un falso documento di spesa dell’importo di 7000 euro a fronte di una «spesa effettiva sostenuta di circa 3000 euro, oltre rimborso spese viaggio e soggiorno per i tre artisti ingaggiati».
Secondo le indagini condotte dalla Guardia di finanza di Lamezia Terme, Florio avrebbe prodotto al Comune di Lamezia una fattura dell’importo di 950 euro emessa da Eurosurgelati snc messagli a disposizione da Giuliano Caruso (altro imputato in questo procedimento, ndr) e corrispondente a una spesa mai sostenuta».
Dopo la chiusura indagini di questo procedimento, a maggio 2021, il difensore di Florio e Cristiano, l’avvocato Armando Chirumbolo, ha prodotto una corposa memoria difensiva e i due indagati hanno portato la propria versione dei fatti davanti agli inquirenti. La Procura di Lamezia Terme ha chiesto la citazione diretta a giudizio per questo procedimento e l’udienza è stata fissata per il 17 aprile prossimo. (a.truzzolillo@corrierecal.it)

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x