ROMA «È una vera e propria emergenza, le piccole e medie imprese sono al collasso, il caro energia e il caro materiali ha azzerato gli utili e le speranze. Oggi la maggior parte di queste aziende lavorano con margine zero, ma quanto potrà durare tutto? E una cosa deve essere chiara: se si fermano le piccole e medie imprese, che sono 5 milioni e mezzo, si ferma il Paese». È preoccupatissimo, Klaus Algieri, presidente della Camera di commercio di Cosenza e vicepresidente nazionale di Unioncamere, nel tracciare, intervistato da Adnkronos/Labitalia, l’effetto del boom del costo dell’energia sulle piccole e medie imprese in Calabria, ma anche nel resto del Paese.
Per Algieri, «è chiaro che il boom delle bollette ha effetto anche sulla grande impresa, ma questa, oltre ad avere una situazione patrimoniale diversa, può immediatamente scaricare l’aumento sul prezzo dei prodotti». «Il piccolo fornaio o pizzaiolo che si trova una bolletta da 30mila euro dopo averle sempre pagate da 3mila che cosa fa? Può provare ad andare avanti senza margine ma quanto può durare? Se non ci saranno sostegni sarà costretto a chiudere l’attività», sottolinea amaro il presidente della camera di commercio cosentina. E la chiusura di tante piccole e medie attività, dice Algieri, «non farà bene neanche alla grande imprese: a chi venderanno poi i loro prodotti? Ci deve essere quindi fronte comune nel mondo delle imprese per chiedere aiuti per superare questa fase terribile», conclude.
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