Settembre dedicato alla cultura per la Regione Calabria che, dopo l’opportuno periodo di pre-informazione, con due distinti avvisi stanzia oltre tre milioni di euro per gli eventi di promozione culturale ed attività culturali sul territorio regionale. Si tratta – si legge in una nota – di un corposo investimento pianificato per dare un sostegno agli eventi che sono ormai consolidati nel calendario culturale in Calabria, ma anche con una particolare attenzione al sostegno delle diverse attività che animano il territorio nel settore.
«Nell’ambito del piano di rafforzamento e riorganizzazione del settore cultura – dichiara il Vicepresidente della Giunta regionale della Calabria, con delega al ramo, Giusi Princi – insieme al Presidente Roberto Occhiuto abbiamo pensato che il complesso e variegato cartellone di eventi culturali, storicizzati ma anche in fase di crescita strutturale, necessitava di un forte finanziamento di sostegno. Da qui la pubblicazione di questi due avvisi che, già in pre-informazione da luglio scorso, daranno linfa ad un settore che merita spazio per l’impatto che certamente produce sulla collettività». «Il primo avviso già pubblicato nelle settimane scorse – prosegue Princi – prevede uno stanziamento di un milione e duecentomila euro, interessa progetti culturali contraddistinti dalla loro storicizzazione con più edizioni alle spalle. Il secondo avviso, pubblicato oggi, prevede un investimento di 2 milioni di euro articolato in sei tipologie di intervento: letterario, teatrale amatoriale a carattere identitario, esibizioni di orchestra opera lirico-sinfonica, jazz, canto classico e danza». «È certamente un grande sforzo organizzativo per il settore Cultura della Regione – conclude il Vicepresidente – e per questo mi sento di ringraziare tutto il personale guidato dal dirigente Ersilia Amatruda; il settore Cultura, infatti, sarà impegnato nelle prossime settimane anche su altre linee di attività che riguardano i teatri, i musei e le biblioteche. Uno sforzo poderoso che riteniamo necessario per non lasciare soli alcuni comparti essenziali della produzione e diffusione culturale in Calabria».
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