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Domenica 25 settembre l’inaugurazione di “Carta”, il parco d’arte contemporanea Rubbettino

L’evento, inserito all’interno del festival Sciabaca, apre le celebrazioni per il cinquantenario della casa editrice

Pubblicato il: 20/09/2022 – 12:51
Domenica 25 settembre l’inaugurazione di “Carta”, il parco d’arte contemporanea Rubbettino

“50 anni di idee libere”, sarà questo il leitmotiv che accompagnerà le celebrazioni per i 50 anni di fondazione della Rubbettino, la casa editrice che si è fatta strada nel panorama editoriale nazionale proprio per aver contribuito a diffondere, in un Paese legato a un clima culturale completamente diverso, le idee e i pensatori liberali. Cinquant’anni di sfide, di fatiche, ma anche e soprattutto di successi conquistati tappa dopo tappa, pedalando senza mai stancarsi sempre in salita, come può essere in salita la strada che dalla Calabria conduce ai salotti buoni dell’editoria. Eppure Rosario Rubbettino non ha mai smesso di crederci. E di impegnarsi fino in fondo, per far diventare realtà il suo “folle sogno”. «Un visionario pragmatico» l’ha definito qualcuno, uno che sui sogni ci lavorava a testa bassa, senza smettere di crederci. Chissà cosa avrebbe detto oggi che il primo mezzo secolo della sua creatura si apre con l’inaugurazione di un parco d’arte contemporanea che troverà spazio proprio in quella grande area verde che ha voluto ricavare attorno alla sua azienda.

Il parco

Si chiamerà “Carta” e andrà ad occupare uno spazio di circa 12.500 metri quadrati. Nel parco, la cultura aziendale Rubbettino dialoga con l’arte contemporanea attraverso una collezione di opere permanenti di artisti internazionali, ospitati in residenza a Soveria Mannelli. Il nome Carta vuole sottolineare il legame materico che intercorre tra il mondo vegetale e quello della produzione editoriale/tipografica, attraverso la trasformazione della cellulosa in carta come elemento cardine dell’editoria e della tipografia.
Parco Carta è il frutto di un approfondito percorso di riflessione che unisce la visione imprenditoriale di Rubbettino alla direzione artistica di curatori e artisti. Un progetto in divenire che nel tempo vuole popolarsi di sempre nuovi progetti d’arte, residenze e interventi artistici, come in un ecosistema che si moltiplica e si riproduce e in cui culture, visioni e linguaggi sono come la linfa che nutre tutto ciò che si trova intorno. Ogni stagione d’arte nel parco sarà  guidata da nuovi curatori e curatrici. Alessandro Fonte e Shawnette Poe saranno i primi curatori. Domenica 25, nell’ambito del festival Sciabaca, promosso dalla stessa casa editrice a Soveria Mannelli, dal 22 al 25 settembre (info e programma su www.sciabaca.it), verranno  inaugurate le prime due opere: Time Cutouts di Rachele Maistrello e Control Beam di Stefan Alber. Info sul parco, artisti e curatori sul sito www.parcocarta.it

I curatori

Alessandro Fonte e Shawnette Poe avviano una collaborazione come duo dal 2009 in parallelo all’attività  artistica personale. Attualmente vivono e lavorano a Berlino. I loro lavori sono stati esposti in musei e istituzioni nazionali e internazionali come MAXXI, Roma; Moderna Galerija, Ljubljana; Städtische Galerie, Bremen; National Gallery of Macedonia, Skopje; XXI Triennale di Milano; Chiostro del Bramante, Roma; Onassis Cultural Center, Athens; Panoply Performance Laboratory, New York; Galleria Nazionale, Cosenza; Museum of Architecture and Design, Ljubljana; Darwin State Museum, Moscow; Museo Civico di Castelbuono, e sono entrati a far parte di collezioni private e museali.

Gli autori delle prime due opere

Rachele Maistrello si forma presso lo IUAV di Venezia, L’École nationale supérieure des Beaux-arts di Parigi e la ZHDK (Zürcher hochschule der künste) di Zurigo. Nel 2020 è vincitrice del premio Graziadei, artista in residenza presso il museo Mambo (Nuovo Forno del Pane) nel 2019 viene invitata dal Museo Inside Out di Beijing presso il loro programma di residenze, nel 2018 è vincitrice del premio Movin’Up e del premio NCTM e l’arte. Nel 2018 è tra gli artisti selezionati presso Plat(t)form, Fotomuseum Winterthur ed è vincitrice, nel 2017, del bando ABITARE, commissionato dal Mibact, dal Museo di Cinisello Balsamo e dalla Triennale di Milano. Negli anni suoi lavori sono stati esposti in mostre personali e collettive.
Stefan Alber, nato a Brunico (IT), ha studiato all’Università di Belle Arti (HfbK) di Amburgo (DE) e alla China Academy of Art di Hangzhou (CN). Vive e lavora a Berlino (DE). Ha esposto in mostre collettive e personali presso Uferhallen (Berlino), Futurdome (Milano), Dzialdov (Berlino), Museo d’Arte e Design (Lubiana), Collection Finstral (Augsburg), Galleria Franz e Davide Paludetto (Torino), Castello di Rivara (Torino). Nelle sue fotografie, oggetti e installazioni Stefan Alber affronta la complessità delle relazioni e dei confini tra fotografia, scultura e architettura

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