ANKARA «In Uzbekistan, mi sono incontrato con il presidente Putin e abbiamo avuto discussioni molto approfondite con lui. E mi sta dimostrando che è disposto a porre fine a questa situazione il prima possibile. Questa è stata la mia impressione, perché il modo in cui si stanno svolgendo le cose ora è piuttosto problematico; 200 ostaggi saranno scambiati in seguito a un accordo tra le parti. Penso che si farà un passo avanti significativo». Così il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan, in un’intervista alla tv americana Pbs, ripresa dal Guardian aggiungendo che il suo obiettivo «è porre fine a questa battaglia con la pace».
«I referendum nel Donbass sono di grande importanza non solo per la protezione sistemica dei residenti della Repubblica del Lugansk e del Donetsk e di altri territori liberati, ma anche per il ripristino della giustizia storica». Così il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitri Medvedev, spinge su Telegram a fare i referendum di annessione nelle cosiddette repubbliche separatiste filorusse in Ucraina. «L’invasione del territorio della Russia è un crimine che consente l’uso di tutte le forze di autodifesa», aggiunge Medvedev, spiegando che per questo i referendum «sono così temuti a Kiev e in Occidente» e «devono essere tenuti».
D’altra parte, le forze armate ucraine hanno affondato un traghetto che trasportava truppe e attrezzature russe attraverso il fiume Dnieper, nei pressi di Nova Kakhovka, nella regione di Kherson. Lo riferisce il Kyiv Independent. In una dichiarazione su Facebook, l’esercito ucraino ha affermato che: «I tentativi di costruire un passaggio non hanno resistito al fuoco delle forze ucraine e sono stati fermati».
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