COSENZA Iniziativa privata non elettorale, lo hanno precisato Maria Elena Boschi,
capolista del terzo polo per il plurinominale in Calabria, e Matilde Lanzino, presidente della Fondazione Roberta Lanzino, in occasione della visita dell’ex ministro presso la struttura a Rende. Boschi è stata accolta dallo staff e accompagnata nei locali che ospitano il centro d’ascolto, gli uffici, la biblioteca, gli ambulatori medici, gli appartamenti della casa rifugio dove trovano riparo le donne vittime di violenza e i minori, infine la sala riunioni dove è stato proiettato un breve filmato in ricordo di Roberta Lanzino. «Molto è stato fatto – ha detto ricordando i nuovi sostegni – quali il reddito di libertà ma – ha aggiunto – tanto resta da fare». «Citerò spesso – ha concluso – l’esperienza della Fondazione Roberta Lanzino perché le storie belle e coraggiose devono essere
raccontate». La Presidente Matilde Lanzino, nel ringraziare Maria Elena Boschi per la sensibilità mostrata ha chiesto alla politica di «sburocratizzare le procedure», «non si può chiedere al volontariato di essere ufficio». «Lo Stato – ha sottolineato infine – che ha riconosciuto e sostiene la lotta contro la violenza alle donne deve essere presente in maniera diretta nelle strutture e deve offrire opportunità concrete di lavoro alle vittime di
violenza».
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