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Confagricoltura, appello ai candidati: «Imprese con l’acqua alla gola» – VIDEO

Il presidente Statti: «Occorre che le Istituzioni accompagnino le nostre aziende con incentivi e sgravi, salvaguardando la possibilità di produrre. Ne va della tenuta sociale della nostra Regione»….

Pubblicato il: 21/09/2022 – 16:42
di Roberto De Santo
Confagricoltura, appello ai candidati: «Imprese con l’acqua alla gola» – VIDEO

MAIDA Una piattaforma concreta per rilanciare l’agricoltura e aiutarla a sostenere lo sviluppo socio-economico della Calabria. Una strategia che passa dalla realizzazione di alcune misure ritenute «fondamentali» per creare le pre-condizioni affinché il settore primario calabrese diventi pienamente competitivo. Sono gli obiettivi contenuti nel documento “La nuova agenda di governo’’elaborato da Confagricoltura Calabria che i vertici dell’organizzazione capeggiata dal Alberto Statti ha sottoposto all’attenzione dei candidati di tutti gli schieramenti in corsa per un seggio al Parlamento. Un incontro promosso appunto da Confagricoltura all’Agriturismo Costantino in località Donnantonio di Maida. Ed è stato proprio il leader dell’organizzazione di categoria, Statti ad illustrare – dopo aver presentato i punti di forza di Confagricoltura regionale – le misure determinanti per rafforzare le filiere produttive agricole.
«Confagricoltura – ha ricordato il presidente Statti – è la più antica Organizzazione di tutela e di rappresentanza delle imprese agricole. Si impegna per lo sviluppo delle aziende agricole e del settore primario in generale, a beneficio della collettività, dell’economia, dell’ambiente e del territorio. La nostra organizzazione favorisce l’accesso all’innovazione delle imprese, alla sostenibilità delle pratiche agricole e alla competizione delle aziende sui mercati interni e internazionali».
Statti ha poi illustrato come la struttura di Confagricoltura sia «costituita dalle Unione provinciali di agricoltori e dagli uffici di zona e recapiti situate nelle aree agricole più significative del territorio».
Sciorinando i numeri, il leader dell’organizzazione agricola ha ricordato che Confagricoltura può contare su «circa diecimila associati» e che rappresenta una superficie agricola di oltre centomila ettari, «la maggiore tra le organizzazioni di produttori agricoli» con una manodopera agricola assunta pari 1.400.000 giornate.

I numeri dell’agricoltura calabrese

Il confronto di Confagricoltura con i candidati

Passando poi in rassegna i dati sul settore primario, Statti ha ricordato che «la Calabria ha una superficie totale pari a 15.222 km², 780 km di costa, e con una preponderata superficie in aree collinari e montane (92% dell’intero territorio)».
Mentre ha detto Statti, «la superficie agricola totale (Sat) è pari a 706.000 ettari» e «la superficie agricola utile (Sau) è pari a 543.000 ettari».
Il leader di Confagricoltura ha poi ricordato che le coltivazioni di maggiore importanza in Calabria «sono rappresentate dall’olivicoltura (189.000 Ha) e dall’agrumicoltura (32.000 Ha)». Ma importante è anche la «superficie a coltivazione biologica – ha illustrato Statti – è pari a 208.292 Ha con un numero di 10.576 aziende agricole coinvolte». I numeri messi in fila dal presidente Statti si sono poi arricchiti con i dati sulle imprese agricole operative sul territorio (95.538), sugli imprenditori agricoli professionali (4.697) e sui coltivatori diretti (4.912). Così come ha ricordato il leader di Confagricoltura le oltre dieci milioni di giornate agricole dichiarate nel 2021. Il comparto ha così garantito oltre 30 miliardi di Pil nominale. Decisivo anche il ruolo del comparto nell’export «La Calabria – ha detto a questo proposito Statti – ha esportato nel 2021 beni per un valore pari a € 546,6 milioni, di cui € 47,12 milioni di prodotti agricoli».
La produzione agricola calabrese può contare ha poi detto Statti su «eccellenze»: 13 prodotti a Denominazione di origine protetta (Dop), 7 Igp, 9 vini a Dop/Doc così come 10 a denominazione geografica protetta (Igp) e ben 269 prodotti agroalimentari tradizionali (Pat). «Noi agricoltori siamo innanzitutto produttori di beni alimentari – ha detto a questo proposito il leader di Confagricoltura – non siamo i giardinieri d’Europa. Occorre che le Istituzioni accompagnino le nostre aziende nella riduzione dell’impatto ambientale dei processi produttivi con incentivi e sgravi, salvaguardando la possibilità di produrre». «Ne va della tenuta sociale della nostra Regione – ha denunciato – altrimenti rischiamo di vedere fortemente ridimensionato il settore primario».

Le misure sul lavoro e la previdenza

Rivolgendosi ai candidati al Parlamento poi Statti ha elencato le misure ritenute da Confagricoltura «necessarie» a sostenere il comparto. In materia di lavoro e previdenza sociale, Statti ha sollecitato la «riduzione del cuneo fiscale e quota antinfortunistica». Così come la «decontribuzione degli oneri previdenziali previsti per gli operai a tempo determinato».

Fiscalità di vantaggio e credito agevolato

Al tavolo il presidente Statti con i vertici di Confagricoltura Calabria

Mentre in tema di fiscalità e di credito, Statti ha rappresentato i punti salienti. «Estensione a tutto il 2022 – ha detto Statti – del credito d’imposta del 20% sull’acquisto del carburante agricolo, previsto attualmente solo per il I e III trimestre». Come anche la «stabilizzazione delle aliquote di agevolazione del credito d’imposta previste per il solo 2022 da Piano nazionale Transizione 4.0 per gli investimenti in beni strumentali innovativi anche per 2023». Vi è anche la necessità, ha detto ancora Statti, di una «moratoria dei Mutui Bancari» e dell’«effettiva operatività della rinegoziazione ventennale dei mutui bancari agrari».
Tra le altre misure sollecitate dal presidente di Confagricoltura ci sono: l’eliminazione dell’IMU sui terreni agricoli concessi in affitto ad agricoltori professionali (IAP e CD), ovvero a giovani agricoltori; il sostegno degli investimenti in colture arboree pluriennali; la semplificazione delle procedure amministrative ed introduzione di una deroga rispetto all’obbligo di comunicazione in forma elettronica tra PA e imprese.

Le azioni a favore dell’Ambiente e del territorio

I candidati al Parlamento in prima fila all’evento di Confagricoltura

Anche in tema di Ambiente e territorio, dal leader di Confagricoltura sono arrivate le proposte.
Si va dal «superamento del limite dell’autoconsumo sul recente bando agrisolare del Mipaaf» al «ripristino degli incentivi previsti dal Mite per la realizzazione di impianti fotovoltaici a terra da parte delle imprese agricole, insieme alla formulazione di una nuova strategia energetica da fonti rinnovabili». Ed ancora un «nuovo programma che incentivi l’utilizzo di energia elettrica da biogas» come anche un «piano strategico sui fertilizzanti, per nuovi fornitori e maggiore produzione interna» ed «interventi sulla gestione della fauna selvatica e in particolare sui cinghiali». Statti a nome dell’organizzazione ha poi sollecitato «la promozione della diffusione di sistemi fotovoltaici che permettano di produrre energia valorizzando territori marginali».

Le azioni per incrementare la competitività

Gli esponenti di Confagricoltura Calabria nel confronto con i politici

Così come per incrementare la competitività delle imprese agricole, il leader dei Confagricoltura è stato chiaro illustrando quali azioni andrebbero intraprese dal nuovo esecutivo nazionale. Ed in particolare le «modifiche alla Legge 144/51 e della Legge Regionale n 48 del 30 ottobre 2021, che disciplinano in maniera troppo restrittiva l’estirpazione delle piante di olivo» e «il ripristino della propensione agronomica dei suoli; piano straordinario di miglioramento genetico vegetale e animale».
Statti ha proseguito con il «cumulo di agevolazioni nazionali e comunitarie», «l’estensione e potenziamento del finanziamento agli aiuti “de minimis” per i “contratti di filiera” di talune coltivazioni», il «potenziamento delle misure rivolte all’innovazione del vigneto e delle cantine». Inoltre il presidente di Confagricoltura ha sollecitato «implementazione del fondo agrumi per maggiori investimenti», un «piano di rilancio delle colture cerealicole».

Pnrr ed Europa

Infine Statti ha sollecitato a nome di Confagricoltura le proposte ritenute utili in tema di Pnrr, di risorse europee e di Europa in generale. «Il PNRR – ha detto Statti – è una straordinaria opportunità per il futuro della nostra Regione, è necessario velocizzare l’erogazione e l’attuazione dei fondi destinati alla messa in sicurezza del territorio e sburocratizzare le procedure necessarie» A proposito di “No Nutriscore”, Statti ha sostenuto che sia «indispensabile contrastare l’introduzione del sistema di etichettatura fronte pacco, tipo Nutriscore, a semaforo, che penalizza il sistema agroalimentare nazionale e dei Paesi del mediterraneo, e spingere la proposta italiana di NutrInform battery, illustrandone affidabilità e benefici, soprattutto in termini di educazione alimentare alla dieta mediterranea, patrimonio Unesco». Mentre sulla normativa sul Benessere animale, il leader della Confagricoltura Calabria ha detto che è «necessario graduare l’introduzione delle disposizioni al vaglio della Commissione per permettere agli allevatori di adeguarsi progressivamente e senza oneri burocratici e costi aggiuntivi». E sulla riforma della Pac, Statti a nome della “sua” organizzazione, «ritiene importante che la Commissione prenda in considerazione la possibilità di riservare ulteriori fondi a favore del settore agricolo».
«Dalla siccità alla grandine – ha detto Statti – dai concimi che raggiungono prezzi stellari al caro gasolio, fino a bollette con cifre astronomiche noi agricoltori siamo veramente con l’acqua alla gola. È inutile negare che nel nostro territorio ci sono imprese a rischio, una situazione trasversale a tutte le filiere». «La politica – ha concluso – deve mettere in campo interventi urgenti per salvaguardare produzione e occupazione non dimenticando che gli agricoltori sono da sempre “custodi” del nostro prezioso e fragile territorio». (r.desanto@corrierecal.it)

Gallo: «Necessari rappresentanti eletti che siano consapevoli»

Per l’assessore regionale all’agricoltura Gianluca Gallo Confagricoltura è «un’organizzazione di riferimento e tra le più rappresentative, il rapporto con il dipartimento è continuo e l’analisi che è stata fornita oggi pomeriggio è assolutamente reale e priva di sbavature». «Un’analisi – ha aggiunto Gallo – più che fondata in ragione di un momento di particolare crisi ma dalle considerazioni di Confagricoltura sono emerse anche delle prospettive». Per Gallo la parola d’ordine è «sinergia con un mondo politico ed istituzionale che deve saper ascoltare la voce del mondo agricolo, gli assessorati sono ormai l’interfaccia tra i sistemi agricoli regionali e Ministero ma è necessario avere rappresentanti eletti che siano consapevoli e conoscano il mondo dell’agricoltura e che magari abbiano avuto già delle esperienze importanti».

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