CATANZARO «L’ondata di maltempo che ha interessato l’Italia nei giorni scorsi e soprattutto la tragedia verificatasi nelle Marche, dove hanno perso la vita 11 persone per le quali esprimiamo il nostro più sentito cordoglio e vicinanza alle famiglie, ci induce a fare una seria riflessione in merito alla tutela del territorio, ed alla sicurezza dei centri abitati. In Italia 7.275 comuni (91 per cento del totale) sono a rischio frane e/o alluvioni.
Ciò dipende, non solo dagli eventi climatici che sempre più catastrofici e devastanti si verificano in tutto il mondo, ma anche alla mancanza di una manutenzione adeguata.
È dunque opportuno agire in via precauzionale, tramite attività di prevenzione: attraverso lo svuotamento delle camere di sedimentazione dei tombini, la pulizia di caditoie e delle cunette stradali, per mantenerne l’efficienza ed evitare così il ristagno delle acque meteoriche. Se a ciò si aggiunge un utilizzo distorto di finanziamenti statali e/o regionali ricevuti per la messa in sicurezza del territorio, tutto diventa molto più complicato.
Santa Caterina dello Ionio ne potrebbe essere un esempio visibile e palpabile», sostiene Raffaele Pilato, capogruppo di minoranza al comune di Santa Caterina dello Jonio.
«A fronte di centinaia di migliaia di euro, assegnati al Comune di Santa Caterina dello Ionio e finalizzati a interventi per scongiurare frane e contenere il pericolo di dissesto idrogeologico – continua – l’amministrazione comunale, anziché di indirizzare i finanziamenti ottenuti allo scopo per il quale sono stati erogati, (contenimento del dissesto idrogeologico), ha pensato più ad ingraziarsi la benevolenza dei cittadini con interventi che, come più volte da noi rimarcato, a nulla servono per scongiurare il pericolo di frane e dissesti idrogeologici. Lo vogliamo dire con chiarezza e senza tanti infingimenti, affinché si sappia: a fronte di € 950.000 stanziati dallo Stato per la messa in sicurezza e consolidamento versante Monte Petruso di regimentazione acque, una buona parte di questi soldi sono stati utilizzati per il rifacimento della pavimentazione di Piazza Papa Giovanni XXIII oltre che per creare fioriere, per l’installazione di panchine e per la realizzazione di una scala che dovrebbe collegare la zona Petruso all’abitato sottostante ma che i più maliziosi pensano sia necessaria a salvaguardare un muro pericolante di una abitazione privata. Non per ultimo, parte di tali fondi viene utilizzata per la realizzazione nella piazza Papa Giovanni XXIII di un obelisco (commemorativo?) in cemento armato, di notevole altezza. In sostanza i fondi destinati al contenimento del dissesto idrogeologico e frana in località Petruso, che sarebbero dovuti servire alla messa in sicurezza delle abitazioni esistenti, sono stati in buona parte utilizzati per l’abbellimento di Piazza Papa Giovanni XXIII e per il mantenimento del decoro cittadino, come abbiamo più volte scritto e rimarcato in questi mesi al fine di tutelare la reale destinazione dei fondi assegnati e nell’interesse dell’intera comunità di Santa Caterina dello Ionio. Ben vengano gli interventi di decoro cittadino ma bisogna realizzarli con fondi allo scopo attribuiti e non certamente attraverso eventuali distrazioni dei contributi statali assegnati per la messa in sicurezza del territorio. Ci auguriamo e preghiamo affinché le sciagure come quelle verificatesi nelle Marche non interessino come in passato il territorio del nostro Comune dove non sarà di certo un obelisco o una panchina, ancorché in marmo, ad evitare frane e dissesti del territorio», conclude Pilato.
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