COSENZA La Corte di Cassazione ha condannato definitivamente alla pena di sei anni e mezzo di reclusione un soggetto ritenuto responsabile di violenze perpetrate nei confronti della nipote (all’epoca dei fatti) minorenne. Gli abusi sessuali si sarebbero protratti fino alla maggiore età della giovane vittima (difesa dall’avvocato Gianluca Bilotta). La denuncia è partita dalla segnalazione dell’insegnante di sostegno della ragazza (affetta da disabilità), accortasi del cambiamento della giovane. Sarebbe stata proprio l’insegnante a raccogliere la confessione della vittima, a disagio per la violenza subita ad opera dello zio, vicino di casa.
Sette anni di attenzioni morbose (dal 2009) sfociate poi negli abusi perpetrati dallo zio. La giovane, originaria di Torano Castello, ha trovato la forza e il coraggio di raccontare tutto alla sua insegnante. Sono stati poi i carabinieri di Torano Castello a raccogliere le dichiarazioni dei testimoni e verificare con cura le dichiarazioni, trovando riscontri al racconto della vittima. Nel corso del processo, la giovane chiamata a testimoniare ha sempre confermato le accuse nei confronti dello zio aggiungendo dettagli con dovizia di particolari. Una narrazione confortata dalle testimonianze dei familiari, delle amiche e compagne di classe.
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