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In vacanza in Calabria si innamora del barman. Lui si fa dare del denaro, ora è a processo per truffa

La love story inizia in un villaggio vacanze nell’estate 2017. Vincenzo G., 32 anni, le diceva di essere indebitato. «Nei guai con gli usurai»

Pubblicato il: 24/09/2022 – 9:59
In vacanza in Calabria si innamora del barman. Lui si fa dare del denaro, ora è a processo per truffa

ROMA «Ho bisogno di soldi, sono nei guai con gli usurai». Con questa supplica convince la fidanzata a dargli dei soldi dicendole di essere in pericolo di vita. Ma era tutto un bluff. Così, Vincenzo G., 32enne, nei guai ci è finito veramente, ma con la legge, e dovrà difendersi dall’accusa di truffa. Lo racconta oggi il Messaggero, svelando i contorni di una love story nata in un villaggio vacanze delle Calabria e diventata un raggiro.
Nell’estate del 2017 e la donna decide di andare in vacanza in Calabria con la sua famiglia. È lì che incontra il barman che la conquista. I due sono talmente innamorati che, quando lei fa ritorno nella Capitale, decidono di restare insieme e sfidare la distanza. Il rapporto va avanti senza problemi fino ad agosto del 2018, quando la donna si rende conto, sentendo il compagno al telefono, che qualcosa non va e chiede spiegazioni. Vincenzo, allora, le confessa di essere nei guai e che ha bisogno di soldi. «A lavoro non mi pagano», spiega, aggiungendo di essere ricorso a misure estreme per sopravvivere, chiedendo soldi a degli usurai che li rivogliono indietro. «Mi hanno accoltellato», racconta.
Le richieste continuano e a quel punto la donna si insospettisce. Comincia a chiedere spiegazioni e fare accertamenti in rete sul suo conto, confrontandosi anche con gli affetti di Vincenzo. Fino a quando – racconta il Messaggero – non scopre la verità: non solo il 32enne veniva pagato regolarmente dal suo datore di lavoro, ma non c’era nessun malvivente che bussava alla sua porta in cerca di soldi. La donna, che ha scucito 1.200 euro in un anno per il suo “innamorato”, a quel punto decide di denunciare. Vincenzo, accusato di truffa dalla Procura, ora dovrà difendersi in un’aula del Tribunale di Roma.

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