Ultimo aggiornamento alle 16:13
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 3 minuti
Cambia colore:
 

PROCESSO SIX TOWNS

Inchiesta sulla cosca di Belvedere Spinello, processo da rifare per il boss e il fratello “massone”

Decisione della Corte di Cassazione che ha annullato con rinvio la posizione di Agostino Marrazzo e del fratello Sabatino. Inammissibili 10 ricorsi

Pubblicato il: 24/09/2022 – 11:58
di Alessia Truzzolillo
Inchiesta sulla cosca di Belvedere Spinello, processo da rifare per il boss e il fratello “massone”

ROMA La Corte di Cassazione ha annullato con rinvio, nell’ambito del processo “Six Towns” le posizioni del boss di Belvedere Spinello Agostino Marrazzo (per quanto riguarda l’omicidio di Franco Iona e detenzione abusiva di un fucile calibro 12), di Sabatino Domenico Marrazzo, Saverio Gallo, Fabio Lopez, tutti e tre accusati di associazione mafiosa. Il procedimento è noto col nome di “Six Towns”, per via dei sei Comuni (Belvedere Spinello, Rocca di Neto, Caccuri, Castelsilano, San Giovanni in Fiore e Cerenzia) sui quali imperversa la famiglia Marrazzo.
Sono queste le posizioni che più fecero discutere relativamente alla sentenza di secondo grado emessa il 17 dicembre 2020 dalla Corte d’Assise d’Appello di Catanzaro – Gabriella Reillo presidente, a latere Francesca Garofalo – sulla cosca di Belvedere Spinello. La decisione della Corte aveva ribaltato la sentenza di primo grado emessa il 6 luglio 2018 dal gup di Catanzaro perché rideterminava la pena per il capo-cosca Agostino Marrazzo che passava dall’ergastolo a 10 anni di reclusione, assolto dall’omicidio di Franco Iona avvenuto l’8 ottobre 1999.
Veniva inoltre assolto per non aver commesso il fatto Sabatino Marrazzo, il contabile, detto anche “il massone” (8 anni in primo grado) che nelle sentenze passate in giudicato di Kyterion (stessa Corte d’Appello, stessa sezione ma con giudici diversi) viene indicato come esponente di vertice del locale di Belvedere Spinello. L’imputato era accusato di organizzare le strategie finanziarie della cosca anche in virtù delle proprie “entrature” e conoscenze nelle istituzioni organizzandosi con altri componenti delle cosche per realizzare società per investire soprattutto nell’eolico.

I ricorsi proposti dagli imputati

Per quanto riguarda il ricorso proposto in Cassazione dagli imputati, è stata annullata con rinvio, limitatamente alla condanna inflitta, la posizione del collaboratore di giustizia Francesco Oliverio (16 anni e 2 mesi inflitti dalla Corte d’Appello); annullata con rinvio anche la sentenza riguardante Francesco Rocca per quanto riguarda il reato di associazione mafiosa. Annullate con rinvio anche le sentenze che riguardano Vittoria Oliverio, Vincenza Marrazzo e Gennifer Marrazzo.
La Corte di Cassazione ha inoltre dichiarato inammissibili i ricorsi proposti da Saverio Bitonti, Agostino Marrazzo, Giovanni Marrazzo, Pasquale Torromino, Paolo Spina Iaconis, Ilario Spina Iaconis, Vittorio Spadafora, Giovanni Spadafora, Saverio Gallo e Salvatore De Marco che sono stati condannati al pagamento delle spese processuali.
Ora si aprirà un secondo processo d’appello, con diversa composizione collegiale, per tutti coloro che hanno avuto la sentenza annullata con rinvio.
Confermata, nel resto, la sentenza d’appello. (a.truzzolillo@corrierecal.it)

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x