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Investimenti finanziari: ecco le strategie anti inflazione più diffuse per operare sui mercati

Alcune strategie del momento. Contrastare l’inflazione con etf e materie prime

Pubblicato il: 25/09/2022 – 7:27
Investimenti finanziari: ecco le strategie anti inflazione più diffuse per operare sui mercati

In questo periodo fortemente influenzato dall’inflazione che interessa ampie zone del mondo, a partire dall’Europa e dagli Stati Uniti, dal rialzo dei tassi d’interesse operato dalle principali Banche Centrali e dai timori per il rischio recessione, gli investitori sono alla ricerca delle cosiddette strategie anti inflazione. Nello specifico chi investe ricerca spesso delle modalità ottimali per tutelare il proprio capitale operando sui mercati finanziari con molta attenzione. Questo atteggiamento è oggi particolarmente importante, visto e considerato che economia e finanza sono strettamente interconnesse.

Ogni stadio economico comporta infatti ovviamente delle ripercussioni, sia in positivo che in negativo, sui mercati finanziari. Di conseguenza oggi gli investitori sono chiamati al difficile compito di comprendere quali sono gli asset maggiormente sicuri, ovvero meno rischiosi, in questo periodo complesso dal punto di vista macroeconomico e quali di questi possono consentire di difendere il potere di acquisto di un determinato capitale anche in tempo di inflazione. Per questo scopo oggi sono molto ricercati gli asset che gli analisti definiscono “compatibili” con l’attuale fase del ciclo economico.

Alcune strategie del momento

Chiunque decida di investire sui mercati finanziari, dovrà innanzitutto essere sempre aggiornato in merito alle ultime novità riguardanti il contesto macro economico del momento e all’andamento dei principali asset disponibili. A tal proposito un aiuto arriva da InvestireFacile.net, sito web specializzato nel trading online che offre guide, recensioni e approfondimenti volti ad aiutare gli utenti a capire il funzionamento degli investimenti digitali. 

Alcuni analisti in questo periodo suggeriscono agli investitori di accumulare degli asset che potranno essere i primi a beneficiare di un trend rialzista futuro, quando le cose miglioreranno. Tra questi asset vi sono sicuramente gli ETF che al momento mantengono però un grado di rischio ridotto rispetto a quello presentato dai titoli azionari. Sono considerate meno rischiose anche le obbligazioni, nonostante i tassi in crescita non siano propriamente favorevoli per questo asset, soprattutto quelle che non hanno scadenze troppo lunghe nel tempo.

In generale infatti in questa fase vengono consigliati dagli analisti strumenti finanziari come ad esempio:

  • Asset indicizzati all’inflazione.
  • Obbligazioni con scadenza non lontana nel tempo.
  • Obbligazioni a tasso variabile.
  • Bond indicizzati all’inflazione.
  • Etf accuratamente selezionati.

Nello specifico per le obbligazioni gli esperti consigliano di concentrare la maggior parte delle scadenze attorno ai tre anni, in modo da non tenere bloccata la liquidità e provare così a contrastare gli effetti dell’inflazione. Le obbligazioni a tasso variabile sono invece utili perché beneficeranno presumibilmente di cedole crescenti in caso di nuovi, possibili, aumenti dei tassi d’interesse. Tuttavia al momento gli strumenti più gettonati per operare sui mercati finanziari, soprattutto da chi investe utilizzando il trading online, sono gli etf.

Contrastare l’inflazione con etf e materie prime

Gli etf ovviamente non sono tutti uguali ma ve ne sono alcuni considerati in grado di rivestire una efficace barriera contro gli effetti dell’inflazione. Un etf considerato strategico in questo periodo è il TIPS, ovvero l’asset che corrisponde ai titoli del tesoro USA indicizzati all’IPC. Quando l’inflazione si alza, questo strumento aumenta la sua efficacia ma per contro è importante ricordare che non rappresenta una fonte produttiva nel lungo periodo e che, in quest’anno particolarmente complesso anche questo asset ha fatto segnare delle perdite.

Tra questi etf anti inflazione quello che si sta “difendendo” meglio è il VTIP di Vanguard. Un discorso a parte lo meritano poi le materie prime, tra le quali figurano i cosiddetti beni di rifugio: oro e diamanti in primis. Questi asset spesso vengono indicati come strategici in tempi di inflazione e non è detto che non lo siano ma è importante sottolineare che spesso risentono dell’inflazione soprattutto nel breve termine. Di conseguenza i beni di rifugio sono valide strategie solo per chi intende limitare gli effetti dell’inflazione nel lungo periodo.

Un ragionamento particolare lo meritano anche gli etf basati su titoli garantiti da ipoteche, in quanto i debiti in tempi di inflazione elevata tendono a perdere consistenza. Il più affermato di questi etf, anch’esso però in perdita nell’ultimo anno, è il Vanguard Total Bond BND ma anche questo asset deve essere valutato con molta attenzione. In generale infatti purtroppo non esiste una strategia priva di rischi e una bacchetta magica per superare nel migliore dei modi questo periodo ma è importante operare con prudenza, cercando di considerare sempre i rischi presenti.

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