CATANZARO Il 10% delle sezioni scrutinate per la Camera al proporzionale e un dato speculare rispetto a quanto registrato per il Senato: il M5S si conferma primo partito in Calabria. Il calo rispetto al 2018 c’è ma è contenuto e i pentastellati – che sia merito dell’appeal di Giuseppe Conte, dei programmi o del reddito di cittadinanza – tengono. Quando le sezioni arrivate al traguardo sono 223 su 2.401 i contiani sono al 29,41%, risultato difficile da pronosticare alla vigilia, anche se manca ancora molto per considerarlo cristallizzato. Numeri come questi potrebbero consentire al Movimento di eleggere addirittura tre parlamentari.
Sorpresa parziale anche nel centrodestra. Non per il risultato complessivo (la coalizione è nettamente avanti con il 43,93%) ma per i rapporti di forza interni: Forza Italia è al 18,21%, Fdi al 17,94%, la Lega al 6,51% (non riuscirebbe a portare parlamentari a Roma), Noi Moderati all’1,27%. Confermato il calo vertiginoso della Lega, i forzisti calabresi invece si confermano i più titolati del Paese, mentre Meloni cresce (nel 2018 era al 4,5%) ma non sfonda il 20% come si pensava alla vigilia. Con questi numeri, Forza Italia e Fdi potrebbero eleggere due deputati.
Chi non sfonda affatto è, invece, il centrosinistra: 16,29% complessivo, con il Pd al 12,78%, Alleanza Verdi e sinistra all’1,74, +Europa allo 0,93% e Impegno civico allo 0,84%. Numeri ancora da consolidare; se finisse così sarebbe un flop dal quale si salverebbe soltanto il posto (blindato) di Nico Stumpo.
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