CATANZARO In Italia i bambini sotto i 3 anni di età, che frequentano una struttura educativa, sono il 26,3%. Le ultime rilevazioni fornite da Istat, parlano chiaro: negli asili nido italiani, «la copertura del 26% dei bimbi tra zero e tre anni presenta forti differenze tra Nord e Sud e il saldo è negativo per il Meridione», si legge su il Messaggero. Campania e Calabria occupano gli ultimi posti ferme sotto l’11% di copertura. Oltre all’assenza di posti disponibili, l’altra variabile che spaventa i genitori è quella legata al costo. Le famiglie con due redditi possono permettersi di iscrivere i bambini all’asilo nido. Il reddito netto annuo delle famiglie con bambini iscritti al nido è di 24.213 euro, contro un reddito medio di 17.706 euro delle famiglie che non si rivolgono ad una struttura educativa. I tassi di frequenza, dunque, aumentano quasi sempre all’aumentare della fascia di reddito delle famiglie. I fondi del Pnrr potrebbero invertire la tendenza, visto che per i nidi è previsto uno stanziamento di oltre 3 miliardi di euro con cui si passerebbe dall’attuale copertura del 26,6% al 45,5% entro il 2025.
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