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‘Ndrangheta, sequestro da un milione ad un presunto affiliato della cosca Imerti-Condello

Blitz della Dia su ordine della procura di Reggio. Secondo gli inquirenti, Massimo Buda sarebbe la longa manus del padre, condannato nel processo “Sansone”

Pubblicato il: 27/09/2022 – 9:52
‘Ndrangheta, sequestro da un milione ad un presunto affiliato della cosca Imerti-Condello

REGGIO CALABRIA La Direzione Investigativa Antimafia, su ordine della magistratura di Reggio Calabria, ha confiscato i beni – per un valore complessivo stimato in quasi un milione di euro – riconducibili ad un presunto affiliato ad una famiglia di ‘ndrangheta, federata alla potente consorteria Imerti-Condello attiva nel comprensorio di Villa San Giovanni e territori limitrofi. Si tratta di Massimo Buda – titolare di fatto di una società di servizi e che è stato anche sottoposto alla misura della sorveglianza speciale per 3 anni e 6 mesi, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza – secondo gli inquirenti sarebbe la longa manus del padre, ad ottobre 2020 condannato in appello a 14 anni e 8 mesi di reclusione, nel procedimento penale “Sansone“, perché ritenuto il reggente della cosca Buda-Imerti.

I beni confiscati

Dopo che il valore dei beni dell’indagato era risultato sproporzionato rispetto alla sua capacità reddituale, a febbraio 2021 il Tribunale di Reggio Calabria aveva disposto il sequestro del suo patrimonio oggi giunto alla confisca. Si tratta di una società comprensiva dell’intero patrimonio aziendale, di due immobili e cinque appezzamenti di terreno di cui uno edificabile nella provincia di Reggio Calabria, di un immobile in provincia di Milano e di disponibilità finanziarie. L’attività di servizio in rassegna, sviluppata dalla Direzione Investigativa Antimafia, efficacemente coordinata dalla Procura Distrettuale reggina, testimonia l’elevata attenzione rivolta all’individuazione e alla conseguente aggressione dei patrimoni e delle disponibilità finanziarie illecitamente accumulati dalle consorterie criminali di stampo mafioso, allo scopo di arginare l’inquinamento del mercato e della sana imprenditoria, con l’intento di ripristinare adeguati livelli di legalità, trasparenza e sicurezza pubblica.

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