Ultimo aggiornamento alle 23:04
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

il caso

Mancano le ambulanze, medico colto da malore muore a Lamezia Terme

La denuncia di Amalia Bruni sulle carenze del 118: «La morte di Raffaele Caparello è una tragedia umana di dimensioni enormi»

Pubblicato il: 27/09/2022 – 17:10
Mancano le ambulanze, medico colto da malore muore a Lamezia Terme

LAMEZIA TERME Un medico di Lamezia Terme, Raffaele Caparello, è morto questa notte in seguito a un malore. Il servizio 118 non è stato in grado di mandare un’ambulanza per indisponibilità di mezzi e personale. A ricostruire l’accaduto è Amalia Bruni, consigliera regionale, candidata alla presidenza della Giunta in occasione delle ultime elezioni.
«Una tragedia che non dovrebbe mai accadere, una storia dolorosa che tocca tutti noi e della quale tutti siamo responsabili, in modo e quantità diverse ma siamo tutti coinvolti. La morte del collega Raffaele Caparello per la carenza di ambulanze con il medico è una vergogna per una comunità civile nell’anno 2022». Lo scrive in una nota Amalia Bruni, leader dell’opposizione in Consiglio Regionale.
«Ieri notte verso le tre – continua Bruni – il dottore Caparello ha cominciato ad avvertire dei forti dolori al petto e al braccio e ha chiesto ai suoi familiari di chiamare il 118 dove però, hanno risposto che non vi erano ambulanze disponibili. Una nuova chiamata viene fatta dopo circa un’ora ma la risposta non cambia. A questo punto viene avvertita la guardia medica e il dottore decide per l’immediato trasporto al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Lamezia dove però, Caparello muore poco tempo dopo».
«Una vita trascorsa a curare pazienti, migliaia di pazienti prima di andare in pensione per finire senza cure adeguate nella sua città – spiega Bruni –. La voglia di fare polemica è pari a zero ma l’amarezza, lo sconforto e la rabbia sono tante. Ora ci stringiamo intorno alla famiglia del povero Raffaele e ne condividiamo l’immenso dolore che sta provando in queste ore terribili. Ma una riflessione seria sulla vicenda 118 va fatta e anche in tempi brevi. Perché non è possibile morire per strada o a casa perché non ci sono ambulanze e quelle poche che circolano non hanno i medici, solo quest’anno abbiamo avuto diverse vittime per questo motivo. Sento da più parti che si sta lavorando per risolvere la questione, lo spero bene, anche perché mentre si riflette sulle soluzioni, i cittadini più sfortunati muoiono per una cattiva gestione della sanità. Ma come ci siamo arrivati a questi livelli? Che cosa ha fatto chi ha gestito, ad esempio, la centrale del 118 di Catanzaro? Nulla, se non guardare come il servizio venisse raso al suolo dai commissari e da chi gli stava accanto senza muovere un dito. Si è persa anche la decenza di tacere per rispetto dei cittadini».

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x