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Amaco, la soluzione (temporanea) alla crisi

La commissione Osl lunedì prenderà in carico la pratica e salderà a breve 900mila euro. Vertici a Palazzo dei Bruzi tra sindaco e lavoratori

Pubblicato il: 30/09/2022 – 18:38
di Fabio Benincasa
Amaco, la soluzione (temporanea) alla crisi

COSENZA La crisi Amaco e il futuro dei lavoratori in bilico. La società che si occupa del trasporto pubblico urbano è in ginocchio e non da oggi. La situazione è precipitata e ai vertici di Amaco non resta che ricorrere alla cassa integrazione per i propri dipendenti. Una decisione che ha scatenato l’ira dei lavoratori decisi a difendere il loro futuro e quello delle loro famiglie. Una delegazione di dipendenti accompagnati dai rappresentanti dei Cgil Cosenza ha raggiunto il Comune bruzio per un incontro con  il sindaco Franz Caruso.  «L’azienda ha già preparato una turnazione a partire da lunedì, facendo richiesta di cassa integrazione. I dipendenti sono pronti a fermarsi, a bloccare il servizio», annuncia il segretario della Cgil Giovanni Angotti, presente all’incontro della delegazione dei lavoratori con il sindaco Franz Caruso. L’ingegnere Ernesto Ferraro, direttore di Amaco, sostiene che «oggi non ci sono i fondi ed è necessario ricapitalizzare. Ogni due mesi perdiamo 100mila euro». «Non abbiamo messo a rischio il posto di lavoro di nessuno», dice Paolo Posteraro, amministratore di Amaco.

La risposta di Caruso 

«Non ci sono possono essere responsabilità sulle scelte fatte negli anni precedenti la mia amministrazione. Noi abbiamo fatto con una delibera di giugno un riconoscimento di un debito di un milione e 800mila euro per aiutare la società»,  sostiene il primo cittadino. Che aggiunge: «La delibera è pronta e a breve saranno saldati grazie alla commissione Osl (organismo straordinario di liquidazione) 900mila euro ad Amaco. Abbiamo individuato dei cespiti per effettuare una ricapitalizzazione. Il comune è in dissesto e non può fare molto altro”, confessa Caruso. Il sindaco poi si rivolge ai vertici Amaco. “C’è stato detto che la crisi era dettata sopratutto dal caro carburante. Dall’analisi dei revisori dei conti emerge una crisi strutturale e non temporanea. Abbiamo chiesto il piano risanamento e il piano industriale e sono arrivati pochi giorni fa. Ora dobbiamo verificare e analizzarli prima di procedere con azioni incisive». Il clima è teso e gli animi si scaldano quando Caruso si rivolge all’amministratore Posteraro. «Vogliamo vederci chiaro e capire quale risultato possiamo conseguire», attacca Caruso. Il sindaco strappa gli applausi dei lavoratori e si scaglia a muso duro contro Posteraro che risponde puntualizzando il suo impegno nel redigere la relazione senza aver mai menzionato alcuna emergenza temporanea. «Ad oggi abbiamo un patrimonio negativo, quando il comune ci ha chiesto di rinunciare ai crediti per creare un fondo lo abbiamo fatto. Io ho avvertito che con quella perdita avremo dovuto procedere ad una ricapitalizzazione. Un’azienda con un patrimonio in passivo non ha continuità aziendale». Precisa Posteraro. «Mi sto assumendo dei rischi, non stiamo pagando le tasse e rischio una responsabilità penale. Non abbiamo cassa per andare avanti. Facciamo metano a 5 euro al litro contro i 30 centesimi di qualche mese fa», continua Posteraro che chiosa «Il sindaco non può fare niente, senza i fondi dell’Osl non possiamo rinunciare alla cassa integrazione».

La soluzione 

La soluzione arriva dopo un’ora di riunione. Ad annunciarla il sindaco Caruso. «Lunedì mattina la commissione Osl prenderà la pratica e accelererà la procedura superando tutti gli ostacoli e liquidare le somme immediatamente». Inoltre, Posteraro annuncia l’arrivo di 17 nuovi bus elettrici, e questo comporterà un abbattimento dei costi e di conseguenza un miglioramento delle casse di Amaco.

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