SORRENTO Oltre 2,6 milioni di teus movimentati tra gennaio e settembre e 423 treni transitati. Su questi dati relativi al porto di Gioia Tauro si è soffermato il presidente dell’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, Andrea Agostinelli, intervenendo alla 25esima edizione di Euromed Convention from Land to Sea, il summit internazionale organizzato dal Gruppo Grimaldi, in corso dal 29 settembre al 2 ottobre a Sorrento, che riunisce 700 delegati, rappresentanti di enti governativi internazionali e nazionali, rappresentanti dei settori logistico, portuale e marittimo dell’area euromediterranea.
Agostinelli ha anzitutto evidenziato – riferisce una nota – la crescita dei volumi, che tra gennaio e settembre sono stati movimentati oltre 2,6 milioni di teus. «Si tratta – ha dichiarato Agostinelli – di risultati importanti che vedono il nostro porto inserito nelle tratte che uniscono le principali e più trafficate linee internazionali dei traffici, da e per il Far East, per poi trovare a Gioia Tauro anche piena connessione intermodale». Attenzione poi rivolta al gateway ferroviario, inaugurato a dicembre del 2020. <«In linea con gli standard europei, siamo riusciti a realizzare un’opera pubblica considerata strategica, completata in soli quattro anni, con una spesa per la parte pubblica di poco più di 19 milioni di euro su 20 preventivati. Senza alcun dubbio – ha precisato Agostinelli – il gateway rappresenta l’elemento che, più di altri, configura il porto di Gioia Tauro come porto gateway e non solo di transhipment. Nei primi sette mesi di quest’anno, il transito in porto ha registrato 423 treni, con una previsione di 900 convogli in un anno. Si tratta di un risultato importante che determinerà, tramite avviso pubblico, l’individuazione del gestore unico di manovra». Nel 2023 il numero di treni in arrivo e in partenza dovrebbe aumentare. A questo proposito è stato interessato Gianpiero Strisciuglio, amministratore delegato di Mercitalia Logistics, affinché assicuri l’ulteriore transito di treni nel prossimo anno. A sostegno dello sviluppo intermodale del porto di Gioia Tauro, e così della sua ulteriore crescita, Agostinelli ha individuato anche la scelta del terminalista Automar Spa, che gestisce il trasbordo delle autovetture nello scalo calabrese. «Con lungimiranza – ha spiegato – si è dotato di una propria asta ferroviaria, per permettere ai treni di giungere direttamente nell’area interna alla propria concessione. Nonostante, infatti, la crisi del settore, che vede l’Azienza, partecipata al 40% da Grimaldi, lavorare in regime di cassa integrazione al 25%, non è venuta meno la sua ferma volontà di credere nella prospettiva di Gioia Tauro e di continuare ad investire nello scalo calabrese. Si è così dotata di una asta autonoma per ricevere, via treno, le autovetture, realizzate dal marchio Stellantis, che attraverso Gioia Tauro raggiungono il mercato internazionale. Sono molto orgoglioso, quindi, di poter dichiarare che Gioia Tauro non è più solo un porto container ma anche automotive».
Per Agostinelli, il cammino a supporto dell’incremento dei traffici intermodali dello scalo calabrese è segnato anche dalla strategica attenzione che, recentemente, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha riservato al porto di Gioia Tauro attraverso la realizzazione del cosiddetto “fast corridor”. «Si tratta di una nuova e importante infrastruttura digitale, realizzata lungo la tratta ferroviaria di 1000 km tra lo scalo portuale di Gioia Tauro e l’interporto di Bologna. In questo modo si rafforza ulteriormente la nostra leadership a livello italiano e nel Mediterraneo, in quanto si permette alle merci di arrivare a destinazione in modo rapido e controllato. Grazie al “corridoio digitale veloce” si avrà la possibilità di trasferire la merce di origine extra Ue, in entrata in Italia attraverso il porto di Gioia Tauro, direttamente nell’hub intermodale di Bologna dove saranno effettuare le pratiche di sdoganamento. Saranno, così, evitati eventuali ritardi causati da colli di bottiglia generati dalla congestione delle banchine portuali delle procedure doganali. Per noi è motivo di grande orgoglio – ha concluso Agostinelli – perché quello di Gioia Tauro è il primo fast corridor che interessa un porto del Mezzogiorno ed è il più lungo finora mai attivato». Tra gli altri elementi strategici che puntano allo sviluppo intermodale, Agostinelli ha evidenziato anche l’interesse di Anas, che realizzerà il nuovo raccordo autostradale di Gioia Tauro, collegato direttamente al porto, finanziato dai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
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