Al termine delle celebrazioni, a Mosca, per l’annessione alla Russia delle autoproclamate repubbliche di Donetsk e Luhansk e delle regioni di Kherson e Zaporizhzhia, il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, in un videomessaggio ha chiesto l’adesione accelerata di Kyiv nella Nato.
«Di fatto, siamo già nella Nato. Di fatto, abbiamo già dimostrato la compatibilità con gli standard dell’Alleanza, standard che sono reali per l’Ucraina, reali sul campo di battaglia e in tutti gli aspetti della nostra interazione. Ci fidiamo gli uni degli altri, ci aiutiamo a vicenda e ci proteggiamo a vicenda. Questa è l’Alleanza», ha detto Zelensky nel video. «Di fatto oggi l’Ucraina chiede di farlo de jure. In modo accelerato. Compiamo il nostro passo decisivo firmando la domanda di adesione accelerata dell’Ucraina alla Nato», ha ribadito il presidente ucraino. «L’Ucraina non negozierà con la Russia finché Vladimir Putin ne sarà il presidente».
Alla richiesta, forte e inaspettata almeno in questa fase di Zelensky, hanno già fatto eco alcuni Paesi. Come quelli Baltici. «Gli amici dell’Ucraina – si legge in un post su Twitter pubblicato dai ministri degli Esteri di Estonia, Lettonia, Lituania – supportano pienamente l’ingresso di Kiev nella Nato il prima possibile». Anche il Canada rilancia subito la richiesta del presidente ucraino Volodymr Zelensky di entrare nella Nato. «Crediamo che l’Ucraina debba essere parte della Nato, è stata la nostra posizione per oltre un decennio e crediamo nella politica delle porte aperte», ha detto la ministra degli esteri canadese Me’lanie Joly in una conferenza stampa a Washington.
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