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Catanzaro, il “braccio di ferro” sul Politeama: a rischio la stagione e anche il management

Il futuro del teatro è un caso politico. Freddezza tra Giunta Fiorita e attuali vertici. L’opposizione: «Il sindaco deve pagare cambiali elettorali»

Pubblicato il: 01/10/2022 – 12:40
Catanzaro, il “braccio di ferro” sul Politeama: a rischio la stagione e anche il management

CATANZARO Com’era prevedibile, diventa un caso politico il futuro del Teatro Politeama di Catanzaro. La recente presa di posizione del sindaco Nicola Fiorita ha infatti alzato il livello dello scontro nella città capoluogo, alimentando un dibattito serrato che travalica anche i confini politici in senso stretto. Alcuni giorni fa Fiorita ha prospettato la difficoltà – causata dal “caro bollette” e dagli aumenti delle bollette – di garantire la prossima stagione del Politeama, affermando di voler profondere comunque il massimo impegno per salvarla ma prospettando anche la necessità di  «percorrere nuove strade dal punto di vista dell’offerta culturale». 

La “lotta” per i vertici della fondazione

Ma l’orizzonte i questa presa di posizione sarebbe un altro, o almeno anche un altro. Infatti per molti osservatori politici la sortita di Fiorita avrebbe anche un messaggio sottinteso, che riguarda l’attuale management nominato ai tempi della precedente amministrazione Abramo, management che – dicono i “bene informati” – il sindaco avrebbe in animo di avvicendare quanto prima. Sono vari i segnali che andrebbero in questa direzione: anzitutto il rapporto tra Fiorita e il suo esecutivo e il sovrintendente del Politeama Gianvito Casadonte, rapporto che – sostengono fonti accreditate – sarebbe molto freddo. Inoltre, a tenere banco in queste ore nel dibattito politico è anche una proposta di delibera al Consiglio comunale, preparata dall’amministrazione Fiorita, contendente gli indirizzi “per la nomina, la designazione e la revoca dei rappresentanti comunali presso enti, aziende e istituzioni”. In sostanza, l’obiettivo di questo provvedimento sarebbe quello di “azzerare” i vertici delle Municipalizzate e delle Partecipate del Comune – tra cui la Fondazione Politeama – in modo da sgomberare il campo in favore di nomine di carattere più fiduciario rispetto al nuovo corso politico che guida Palazzo de Nobili. Operazione non facile in generale, e in particolare per il Politeama, perché – a quanto si apprende – l’attuale management scadrebbe nel 2024 e quindi una fine anticipata del rapporto rischierebbe di innescare un serio contenzioso. Si vedrà, intanto resta intatto il dato del rischio stagione teatrale del Politeama, alla luce del fatto che al momento alla struttura verrebbe assegnata una cifra inferiore allo “storico” dei 400 mila euro all’anno garantiti dalle istituzioni (lo scorso anno scesi a 300mila euro per la minore attività causa Covid). 

I consiglieri comunali di opposizione

Opposizione all’attacco

E resta la polemica politica, rinfocolata oggi dall’opposizione di centrodestra in consiglio comunale, che ha tenuto una conferenza stampa ad hoc davanti il politeama. a intervenire vari consiglieri, in particolare i due “big” Marco Polimeni (Forza Italia) ed Eugenio Riccio (Alleanza per Catanzaro, forza vicina al presidente del consiglio regionale Filippo Mancuso). «Ribadiamo l’esigenza – hanno detto oggi i rappresentanti del centrodestra – di mantenere la vivacità culturale animata dal Politeama, comprendiamo le difficoltà economiche ma un sindaco deve trovare le soluzioni assumendosi le responsabilità e chiediamo al sindaco Fiorita di salvare la stagione del Politeama come è stato fatto negli ultimi 20 anni – con stagioni molto positive e di successo –  nonostante la carenza dei fondi, soprattutto di quello provenienti dal livello centrale. Non vorremmo che questa sia solo un’operazione politica per poter ottenere postazioni nel management e per pagare cambiali elettorali.  Non vorremmo che questo sia un braccio di ferro per garantire postazioni da dare solo per tenere in piedi un pezzo di coalizione ed evitare la caduta del Comune. Se Fiorita vuole utilizzare questi artifizi per operazioni di questo tipo per noi sarebbe un comportamento inaccettabile». Per l’opposizione di centrodestra «bisogna affrontare il tema di petto e trovare le risorse perché con le risorse esigue che si pensa di destinare al Politeama la chiusura del teatro è praticamente scontata. Abbiamo bisogno del Teatro politeama, l’unico rimasto aperto in Calabria, e questo è stato fatto con sacrificio, la sua chiusura sarebbe un colpo mortale al centro storico della città e alla città tutta. L’allora sindaco Abramo si è trovato via via con meno risorse ma si è sempre messo di buona lena ed è sempre riuscito a reperirle, anche Fiorita può e deve farlo.  Non c’è un Comune in predissesto.  Abbiamo lasciato a Fiorita una città con 140 milioni di progetti già finanziati, progetti come il Politecnico delle Arti che vanno portati avanti, abbiamo messo 400mila per il Politeama all’anno, l’anno scorso erano 300mila scorso per l’attività ridotta causa pandemia. Fiorita parla di un aumento delle utenze, ma è un aumento che va tra i 10 e i 14mila euro al mese, e poi ci sono anche fondi che il governo ha dato per sopperire a queste difficoltà». (c. a.)

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