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Milano-Cortina, i Giochi olimpici (e i loro appalti) tra gli obiettivi dei clan calabresi

La relazione della Dia ribadisce il rischio di infiltrazione delle mafie in Veneto. «Terreno fertile per infiltrarsi nell’economia legale»

Pubblicato il: 01/10/2022 – 11:03
Milano-Cortina, i Giochi olimpici (e i loro appalti) tra gli obiettivi dei clan calabresi

VENEZIA Il Veneto «potrebbe rappresentare terreno fertile per la criminalità mafiosa e affaristica, allo scopo di estendere i propri interessi e infiltrarsi nei canali dell’economia legale tanto attraverso complesse attività di riciclaggio e reimpiego di capitali illecitamente accumulati, quanto nella gestione delle risorse pubbliche». Il quadro emerge nella relazione al Parlamento della Direzione investigativa antimafia per il II semestre 2021. «Particolare attenzione – precisa la Dia – per la prevenzione di probabili tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata in quest’ultimo settore richiederanno anche i prossimi Giochi olimpici e paralimpici di Milano e Cortina del 2026».

Il dominio della ‘ndrangheta su narcotraffico, estorsioni e riciclaggio

Per la ‘ndrangheta, la Direzione antimafia ricorda alcune operazioni (“Fiore Reciso”, “Terry”, “Camaleonte”, “Avvoltoio” e “Hope”) da cui è emerso come la ‘ndrangheta anche al Nord sia orientata a dominare il traffico/spaccio di stupefacenti, le estorsioni, il riciclaggio e il reinvestimento di capitali. «Più recente conferma – prosegue la relazione – si è avuta con l’operazione “Isola Scaligera” del 5 giugno 2020 che ha evidenziato la presenza e svelato il modus operandi tipico di un locale di ‘ndrangheta. Nel senso anche la “Taurus” del 15 luglio 2020 conclusa con l’esecuzione a Verona e in altre città d’Italia di alcune ordinanze nei confronti degli appartenenti alle famiglie Gerace-Albanese-Napoli-Versace… con la creazione di un reticolo di solidi rapporti con amministratori pubblici e imprenditori e con il ricorso solo se necessario alla manifestazione della forza di intimidazione e all’assoggettamento». Per l’operazione Camaleonte viene ricordata la sentenza del 6 luglio 2021 a Padova con condanne complessive per 77 anni di carcere a 7 imputati.

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