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Non è più tempo di analisi ma di “conte”: nel centrodestra partono le grandi manovre. Lega sotto tiro

Ecco i movimenti che si profilano nei prossimi giorni alla Regione (fronte Giunta e Consiglio). E intanto Fulvia Caligiuri potrebbe essere ripescata

Pubblicato il: 01/10/2022 – 19:38
Non è più tempo di analisi ma di “conte”: nel centrodestra partono le grandi manovre. Lega sotto tiro

LAMEZIA TERME Non è più tempo di analisi: ora partono le “conte” e le classiche grandi manovre. Archiviate le elezioni per il rinnovo del Parlamento, la politica regionale si appresta a rientrare nel ritmo canonico. I giochi si riapriranno già nella prossima settimana perché il voto del 25 settembre avrà inevitabilmente effetti che non saranno semplicemente numerici – alla Regione ci saranno da sostituire due assessori e tre consiglieri – ma saranno anche politici, perché si ridisegneranno i volti della legislatura sia lato Cittadella sia lato Palazzo Campanella. E dunque non mancheranno fibrillazioni. 

Il “nodo” Lega

Sul piano istituzionale al Consiglio regionale si riprende formalmente martedì, con una seduta della commissione Sanità, la prima in calendario dopo le Politiche, commissione apripista per il ritorno all’attività a Palazzo Campanella. Fonti accreditate riferiscono che tra i primi dossier da affrontare ci saranno le nomine di competenza consiliare, sospese per evitare interferenze nella fase della campagna elettorale ma ora di fatto “liberate” (saranno effettuate dal presidente Filippo Mancuso in virtù dei poteri sostituivi, ma di intesa con i consiglieri, e potrebbero essere chiuse entro la prima decade di ottobre).
Per questo dossier a metà settimana sarebbe già in programma una riunione dei capigruppo della maggioranza di centrodestra. Ma ovviamente l’attenzione generale sarà puntata sui nuovi assetti che inevitabilmente le elezioni produrranno nella maggioranza, assetti che saranno condizionati dai rapporti di forza consegnati dal voto: bene Fratelli d’Italia, che però non ha dilagato a fronte di una Forza Italia che in Calabria ha di fatto confermato la primazia del governatore Roberto Occhiuto, male invece la Lega. Un dato che – si apprende da fonti del centrodestra – all’interno della coalizione sarebbe già oggetto di forte riflessione: si dice che in settori di Forza Italia, Fratelli d’Italia e dei partiti centristi ci si starebbe “contando” e si starebbe condividendo la necessità di porre il tema dell’evidente indebolimento della Lega nell’ambito di un chiarimento complessivo all’interno della maggioranza, con obiettivo di rivendicare una diversa distribuzione dei ruoli alla luce del “peso” elettorale di ciascun partito dell’alleanza. Del resto, che la Lega sia uscita ammaccatissima dalle Politiche lo dicono i numeri e anche fatti e segnali, con una fibrillazione interna sempre più evidente e con il rischio di ulteriori smottamenti: giusto per dirne una, non è un mistero – la cosa si era già palesata nell’ultima settimana di campagna elettorale – la distanza sempre più profonda che separerebbe ormai Mancuso dal Carroccio calabrese. E non manca chi, sia pure sottovoce, afferma che le quattro postazioni al momento appannaggio della Lega siano ora troppe e che a esempio la sostituzione in giunta della neo senatrice Tilde Minasi non necessariamente debba spettare ai salviniani

I “movimenti” in Consiglio regionale

Quanto questa dinamica inciderà sugli assesti, comunque, è tutto da vedere, anche perché a decidere sarà in ogni caso Occhiuto, su questo non c’è nemmeno l’ombra di discussione: al governatore solo spetta se rivedere o meno gli equilibri attuali. Occhiuto peraltro non sembra avere fretta: probabilmente intenderà attendere l’esito delle trattative del governo nazionale (sulle quali peraltro è presumibile che dirà la sua, forte del risultato azzurro in Calabria) e comunque – si fa intendere da fonti del centrodestra – il suo orientamento al momento sarebbe quello di non terremotare gli assetti complessivi lato Giunta: alla fine non dovrebbe esserci un rimpasto nel senso classico del termine ma giusto una surroga degli eletti magari con una rimodulazione nella distribuzione delle deleghe. Fratelli d’Italia quindi avrà il successore di Fausto Orsomarso (tra i nomi gettonati il cosentino Angelo Brutto anche se dal Reggino spingerebbero per Denis Nesci o Giovanni Calabrese), e verosimilmente alla fine anche la lega dovrebbe tenere la sua casella. In realtà, intrecciata alla partita della Giunta c’è anche quella del consiglio regionale, e qui nel centrodestra un po’ di novità necessariamente si materializzeranno. Nel centrodestra, saranno tre le new entry: Domenico Giannetta in luogo del neo eletto deputato Giovanni Arruzzolo in Forza Italia, Sabrina Mannarino in luogo del neo senatore Orsomarso per Fratelli d’Italia e Pietro Molinaro in luogo della neo eletta deputata Simona Loizzo per la Lega.
Ci saranno due nuovi capigruppo, uno in Forza Italia – in lizza vengono dati Michele Comito o Giuseppe Mattiani o lo stesso Giannetta (che alle elezioni di un anno fa prese 10mila preferenze) – e l’altro nella Lega – qui in lizza viene dato Pietro Raso – solo che queste caselle però potrebbero determinare la necessità di ritoccare alcune presidenze di commissione. Insomma, un po’ di giochi a incastri e più di un assestamento, più o meno indolore: è questo l’orizzonte che si profila per il centrodestra alla Regione.  (c. a.)

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