BELMONTE CALABRO Non è certo una novità che le eccellenze enogastronomiche rappresentano un potente motore attrattore per l’economia di un territorio. Ecco perché una manifestazione come “Terra madre-Salone del gusto. Torino 2022”, organizzato da Slowfood International, appena conclusasi ha registrato l’ennesimo successo, sia di pubblico che di contenuti conoscitivi e promozionali a favore di una Biodiversità sempre più esposta a condizioni avverse, come i cambiamenti climatici.
Nel panorama dei prodotti calabresi non sono mancate le novità a partire dal pomodoro “siccagno” di Zagarise e quelle dei vari oli del variegato quanto eccezionale patrimonio regionale. A dimostrazione di questa qualità che anche che è calabrese l’olio che l’astronauta Samantha Cristoforetti ha portato nello spazio.
Mentre fra le eccellenze ha ancora una volta avuto un enorme successo il Gammune di Belmonte.
Il prosciutto derivato dal cuore della coscia del maiale autoctono apulo-calabrese, detto anche “nero di Calabria”, ormai da un decennio è sinonimo di qualità elevata.
Mantenendo le caratteristiche di prodotto di vera nicchia – con standard superiori alla media, compreso un prezzo adeguato alla pari dei prosciutti di alta fascia – è infatti stato apprezzato con degustazioni dedicate ed è stato servito a varie personalità intervenute nello stand della Regione Calabria.
A coronazione di un generale gradimento, lo stesso Carlo Petrini, prestigioso fondatore di SlowFood, ha voluto suggellare il percorso pluridecennale del Gammune nelle manifestazioni di promozione, educazione e salvaguardia del patrimonio delle eccellenze italiane.
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