CATANZARO È stato condannato a tre anni di reclusione Franco Tormento, 62 anni, di Cosenza, arrestato a fine agosto con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Si è così conclusa l’udienza camerale – presieduta dal giudice Antonella De Simone – a carico dell’imputato cosentino che rischiava una condanna da sei a 20 anni di reclusione.
L’imputato, difeso dall’avvocato Mario Scarpelli, è stato arrestato dai carabinieri nel parcheggio interno del carcere di Siano – dove stava andando a trovare il figlio detenuto, Pierpaolo Tormento – perché nascondeva, cuciti nella tuta da lavoro che indossava, 99 grammi di hashish e 5,5 grammi di cocaina. Non solo. Nell’auto di Franco Tormento i militari hanno trovato anche, ben occultati in intercapedini, qualcosa come 15 telefoni cellulari con tanto di cavi di alimentazione. Un quantitativo decisamente «anomalo» come ravvisato dall’accusa. È presumibile, visto quanto accaduto, che l’inchiesta della Procura di Catanzaro non si fermi qui. È da stabilire, infatti, chi fosse il destinatario ultimo della droga e dei telefonini che trasportava Tormento, «e «se tali cose, in particolare, – come scrive il pm Domenico Assumma – fossero destinate a persone detenute all’interno dell’istituto penitenziario». (a.truzzolillo@corrierecal.it)
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