CATANZARO È cresciuto l’appeal turistico della Calabria con un flusso positivo di ricerche online delle mete del territorio nel periodo gennaio-agosto 2022. Meglio i dati a fine luglio che registrano valori sempre maggiore a quelli dell’anno precedente. Mentre ad agosto le ricerche delle mete turistiche calabresi emerse dai dati di Google Destination Insights riportano un andamento in linea con quello del 2021 per pori risalire tra agosto e settembre. È quanto emerso dal report di analisi turistico-territoriale dell’“Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di Commercio calabresi”, presentato in occasione dell’evento on line che si è tenuto il 29 settembre 2022, dal titolo “Dal Tour Al Turismo attraverso i dati, il quale è organizzato da Unioncamere Calabria e le Camere di commercio Calabresi, in collaborazione con Isnart e nell’ambito delle attività concordate con Unioncamere Nazionale, attraverso il Progetto Fondo Perequativo “Sostegno al Turismo 2019-2020”.
Un tavolo “virtuale” che ha visto la partecipazione tra gli altri del presidente di Unioncamere Calabria, Antonino Tramontana.
Nell’analisi del report emerge che sono cresciuti negli ultimi mesi le ricerche per alcune destinazioni calabresi come Falerna Marina, Tortora Marina, Sellia Marina e Steccato di Cutro. Tutte mete che hanno registrato un volume di ricerca superiore a quella del 2021.
Secondo quanto riportato nel rapporto, la filiera turistica regionale è di tutto rilievo visto che può contare su oltre 17mila imprese registrate che corrispondono al 9,5% della filiera turistica nazionale. Gran parte della rete di imprese sono concentrate nella provincia di Cosenza: quattro su dieci. E per comprendere l’importanza del settore per l’economia generale della Calabria occorre fa notare che gli addetti impegnati nel comparto ammontano ad oltre 46mila (il 2,8% del totale nazionale).
A prevalere nella filiera del turismo calabrese è il settore della ristorazione con 7 imprese su 10 che svolgono questa attività.
E restando in questo settore, è il Reggino a detenere il record per quota più alta di imprese di ristorazione: 72,2% delle imprese turistiche della provincia. Questo territorio inoltre detiene lo scettro per numero di agenzie di viaggio (4%). Mentre per aziende ricettive è il Vibonese ad essere in testa in Calabria (22,4%) così come per quota di imprese di trasporti (7%). Al Catanzarese va invece il primato per la quota più alta di imprese specializzate in attività culturali e ricreative (14,6%).
Dai dati dell’“Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di Commercio calabresi”, emerge che è una larga fetta dei turisti che scelgono la Calabria sono giovani. Secondo le stime degli analisti, infatti, il 38,3% dei vacanzieri appartiene alla Generazione Y (28-41 anni) e il 9,6% alla Z (under 27).
Per quanto riguarda il motivo del viaggio in Calabria, stando ad un’indagine di Isnart, spiccano il mare ed il turismo di ritorno. Anche se ci sono altri aspetti che attraggono i vacanzieri in Calabria. Per il 16,3% dei turisti il motivo di viaggio è stato la ricerca di un contatto diretto con la natura. Mentre per il 14% si è recato in regione per lavoro.
Mentre per quanto attiene la spesa media giornaliera del turista in Calabria si attesta sui 71 euro. «La componente straniera – riporta il report – spende 24,2 euro in più rispetto agli italiani, precisamente 92,9. Inoltre, destina 5,5 euro in più all’alloggio (42,5 euro) nonostante una spesa di viaggio che pesa per oltre il doppio (139,8 euro), imputabile alla maggiore distanza geografica. Ne deriva un loro interesse attivo nell’investire sul territorio regionale».
Nel rapporto vengono anche riportati i risultati di un’indagine sul sentiment per la destinazione turistica “La Calabria dei Borghi”, scelta come “sperimentale” dalle Camere di Commercio della Calabria e comprende 23 comuni. Ebbene dalla lettura di questi dati, emerge come un’area di «forte impronta turistico-culturale, enogastronomica, balneare e religiosa».
Secondo l’indagine, nel complesso il sentiment dei turisti è in prevalenza positivo. «Le recensioni, riferite all’esperienza intrinseca del turista – scrivono gli analisti – sono largamente positive quando si cita la dimensione “cuore”, che raggruppa le recensioni del turista secondo il peso emozionale di ciò che ha vissuto e provato». Da qui la conclusione: «L’analisi puntuale di tutto questo potrebbe utilmente suggerire o consolidare interventi in direzione del miglioramento dell’offerta turistica attuale». Un messaggio diretto dunque ai decisori politici calabresi. (r.desanto@corrierecal.it)
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