CATANZARO Due ergastoli divenuti definitivi, quelli dei mandanti, e un nuovo processo d’appello per il presunto killer. È la decisione della Corte di Cassazione sull’omicidio di Ferdinando Rombolà, consumatosi in spiaggia nel pomeriggio del 22 agosto 2010. Il delitto del buttafuori – ucciso davanti alla moglie e al figlio – è stato inquadrato dagli inquirenti nell’ambito della faida dei boschi. I due mandanti sono riconosciuti dalla Suprema corte in Fiorito Procopio e Michele Lentini. Per Pantaleone Gullà, considerato il killer, gli atti sono stati rinviati a Catanzaro per un nuovo pronunciamento della Corte d’Appello.
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