CATANZARO Il caro materiali, nonostante gli interventi di carattere nazionale e regionale, continua a condizionare gli investimenti delle imprese e l’avanzamento dei lavori nei cantieri. “È purtroppo una problematica – ha evidenziato il presidente di Ance Calabria e del Comitato Mezzogiorno di Ance Giovan Battista Perciaccante – che continua a pregiudicare il lavoro delle imprese, soprattutto di quelle che, in questa difficile e complicata fase hanno lavori in corso. Per questo motivo, così come avevamo accolto con grande favore e positività l’aggiornamento che la Regione Calabria ha fatto del prezzario regionale delle opere pubbliche, oggi, accogliamo con altrettanto favore la decisione assunta dal Dipartimento dei Lavori Pubblici della stessa Regione sull’adeguamento prezzi per i lavori in corso sull’edilizia scolastica attraverso l’utilizzo delle risorse derivanti dalle economie. Accogliendo le nostre richieste, la Regione Calabria si è mossa per tempo e bene su questo versante con provvedimenti che hanno, in qualche modo, offerto un po’ più di certezze in un settore nel quale l’incertezza, fra bonus e Pnrr, regna sovrana».
Ance Calabria auspica che il provvedimento venga esteso a tutti gli appalti di opere pubbliche in corso finanziate con fondi regionali, così da mettere nelle condizioni le imprese di poter lavorare al meglio, sia in termini di tempi di realizzazione che di qualità del lavoro.
Nella stessa misura, ritiene necessario che le iniziative che la Regione sta mettendo in campo siano irrobustite con investimenti ed interventi nazionali a sostegno delle iniziative territoriali.
«Proprio in considerazione della difficile congiuntura che tutto il sistema imprenditoriale sta vivendo, fra caro energia, caro materiali, guerra ed inflazione, diventa indispensabile – aggiunge il presidente Perciaccante – che si predispongano interventi più strutturali per mettere al riparo il sistema economico dalla volatilità dei mercati e dall’incertezza della realizzazione degli appalti. Diventa perciò fondamentale intervenire anche sulla riforma del codice degli appalti sia attraverso una sua tempestiva rivisitazione che con l’inserimento di norme adeguate alla nuova realtà dei mercati. Una riforma che dovrà prevedere oltre alla semplificazione delle procedure anche e soprattutto l’obbligo di inserire nei bandi di gara la clausola automatica e periodica di revisione dei prezzi di appalto, sulla base di quanto sta già positivamente avvenendo in Francia». Per il rappresentante dell’Ance si tratterebbe di uno straordinario strumento di certezza per le imprese poiché la revisione sarebbe legata a rilevazioni periodiche reali evitando così il ricorso agli strumenti di natura compensativa, lunghi e farraginosi, utilizzati nel nostro Paese.
«L’auspicio – ha concluso il presidente Perciaccante – è che il nuovo Governo sappia porre la necessaria attenzione al settore delle costruzioni attribuendo allo stesso priorità nelle opzioni di scelta ed efficacia nelle specifiche misure e negli interventi destinati».
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