CATANZARO «Consolidata tendenza alla contrazione complessiva della popolazione residente». La “desertificazione” della Calabria continua a registrare numeri allarmanti: gli ultimi sono quelli delineati dal Laboratorio economico territoriale Politiche del Lavoro del Dipartimento del Lavoro della Regione nell’ambito del programma Gol. Secondo quanto si legge nell’analisi, in Calabria «si è passati dai 1.998.792 residenti del 2004, ai 1.877.72 del 2020, con la perdita complessiva di 121mila unità. Nello stesso arco temporale si assiste ad un processo di invecchiamento della popolazione, con una crescita della fascia degli ultra-sessantaquattrenni che passa dal 17,6% del 2004 al 22,1% del 2020, e ad una contrazione della popolazione tra 0 ed i 14 anni del 12,4%». Secondo l’analisi del Laboratorio del Dipartimento regionale Lavoro «il calo demografico, per altro in controtendenza rispetto alla media del paese (+3,1% rispetto al 2004) nonché il processo di progressivo invecchiamento, rappresentano un ulteriore elemento di criticità del mercato del lavoro calabrese, già fortemente segnato da debolezze strutturali e da quelle più di natura congiunturale, generate dalla crisi pandemica evidenziate nel rapporto della Banca d’Italia. In tal senso pesano sulle potenziali dinamiche di ripresa: un indice di vecchiaia (rapporto percentuale tra la popolazione di 65 anni e più e la popolazione di età 0-14 anni) che al primo gennaio del 2021 era pari al 173,3%, con un aumento rispetto al 2004 di oltre il 62%; l’indice di dipendenza strutturale (rapporto percentuale tra la popolazione in età non attiva e attiva) che ha raggiunto nel gennaio 2021 il 56,4 % con un aumento rispetto al 2004 del 6%; un indice di ricambio della popolazione attiva (rapporto percentuale tra la fascia di popolazione tra i 60-64 anni e quella tra i 15 ed i 19 anni) in crescita e pari al 138,5%». Per gli analisi della regione «sebbene i processi di invecchiamento demografico registrati nella regione seguano lo stesso segno di quelli del Paese, in Calabria il combinato disposto della progressiva accelerazione dei processi di invecchiamento e di inattività della popolazione in età da lavoro rappresenta un aspetto peculiare del recente sviluppo regionale da tenere in considerazione nella programmazione degli interventi di rilancio e sviluppo regionale».
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