Inchiesta sulla sanità lucana, tra gli indagati spunta il nome del sub commissario in Calabria Esposito

LAMEZIA TERME L’attuale sub commissario della sanità calabrese, Ernesto Esposito, risulta indagato nell’ambito dell’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Potenza per una serie di reati legati alla gestione della sanità lucana, inchiesta che ha coinvolto anche esponenti della Giunta regionale lucana. Lo riferisce l’agenzia Dire, secondo cui Esposito, all’epoca dei fatti contestati – marzo-aprile 2020 – dirigente generale del Dipartimento Politiche della persona della Regione Basilicata, risulta indagato nel filone dell’inchiesta che riguarda la somministrazione di tamponi “vip” ai tempi dell’emergenza Covid: per gli inquirenti Esposito, su cui penderebbe l’accusa di peculato,  avrebbe utilizzato i tamponi in favore di persone che ricoprivano funzioni istituzionali. In particolare Esposito – emerge dagli atti dell’indagine della Dda potentina – “somministrava i tamponi alle persone amiche asintomatiche che ne facevano espressa richiesta e che peraltro ricoprivano funzioni istituzionali appartenenti a consessi amministrativi della Regione Basilicata (sicché più di qualsiasi altro cittadino dovevano essere consapevoli della descritta destinazione non privatistica ma pubblica) così producendo un danno al patrimonio della pubblica amministrazione quantificato in 77 euro cadauno”. Dopo l’esperienza in Basilicata Esposito è stato nominato dal governo nazionale sub commissario della sanità in Calabria a fine dicembre 2021.