ROMA Completati i lavori dell’ufficio centrale della Cassazione, prende forma la nuova Camera dei deputati. Il verbale dell’ufficio nazionale elettorale scioglie i nodi sulle pluricandidature, ora gli uffici circoscrizionali ufficializzeranno gli eletti. Tra i 245 eletti con il proporzionale, diciannove entrano in sostituzione di colleghi già proclamati vincitori nei collegi uninominali, diciotto in sostituzione degli eletti in più collegi proporzionali, 6 erano i casi più particolari e spinosi da risolvere.
La lista di Fratelli d’Italia, in Veneto presentava un’insufficienza di candidati, quindi il seggio è stato assegnato nella circoscrizione in cui FdI aveva la “maggiore parte decimale del quoziente non utilizzata”, ossia nella circoscrizione Lazio 2 a Paolo Pulciani.
Lo stesso problema si era presentato nel collegio Campania 1 per il M5s, il seggio è stata assegnato ad Alessandra Todde candidata nel collegio Lombardia 2.
Invece, Giuseppe Conte, risultato vincitore in quattro collegi e proclamato eletto in Lombardia, lasciava vuoti i seggi in Puglia, dove gli subentra Giorgio Lovecchio, e in Sicilia, dove risulta quindi eletta Daniela Morfino; il “suo” seggio nel collegio Campania 1 è stato risolto assegnato in Lombardia a Valentina Barzotti. Ancora diverso il caso dell’ex procuratore antimafia Federico Cafiero de Raho, già risultato eletto in Emilia-Romagna: ha lasciato libero un posto in Calabria, ma nel listino proporzionale non c’erano altri candidati non eletti: la Cassazione ha quindi assegnato il seggio alla candidata non eletta nell’uninominale Elisa Scutellà.
Tra i 18 seggi assegnati scorrendo i listini proporzionali (dopo aver depennato i plurieletti), la sottosegretaria Maria Cecilia Guerra e Gianni Cuperlo (che alle precedenti elezioni non si era candidato e ora torna alla Camera).
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