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Il richiamo

Papa Francesco: «Oggi come ieri minaccia nucleare»

Il Pontefice all’Angelus ha ricordato il Concilio Vaticano II. E sui migranti: «Discriminarli è criminale»

Pubblicato il: 09/10/2022 – 13:58
Papa Francesco: «Oggi come ieri minaccia nucleare»

ROMA Il Papa all’Angelus ha ricordato il Concilio Vaticano II e il fatto che allora come ora si respirava il pericolo di un conflitto nucleare: «A proposito dell’inizio del Concilio, 60 anni fa, non possiamo dimenticare il pericolo di guerra nucleare che proprio allora minacciava il mondo». «Perché – ha chiesto – non imparare dalla storia? Anche in quel momento c’erano conflitti e grandi tensioni, ma si scelse la via pacifica. Sta scritto nella Bibbia: “Così dice il Signore: Fermatevi nelle strade e guardate, informatevi dei sentieri del passato, dove sta la strada buona percorretela, così troverete pace per la vostra vita”».

«L’esclusione dei migranti è criminale»

In precedenza, nell’omelia della messa per la canonizzazione di Artemide Zatti e di Giovanni Battista Scalabrini, che si è occupato tutta la vita dei migranti, Francesco aveva sottolineato che «l’esclusione dei migranti è schifosa, è peccaminosa, è criminale». «Non aprire le porte» ai migranti significa mandarli «nei lager dove sono sfruttati e sono venduti come schiavi», ha sottolineato il Pontefice.
«La malattia e la fragilità comuni fanno cadere le barriere e superare ogni esclusione – ha aggiunto il Pontefice – Si tratta di un’immagine bella anche per noi: quando
siamo onesti con noi stessi, ci ricordiamo di essere tutti ammalati nel cuore, di essere tutti peccatori, tutti bisognosi della misericordia del Padre. E allora smettiamo di dividerci in base ai meriti, ai ruoli che ricopriamo o a qualche altro aspetto esteriore della vita, e cadono i muri interiori, cadono i pregiudizi. Così, finalmente, ci riscopriamo fratelli».

Francesco ha quindi sostenuto di avere “paura quando vedo comunità cristiane che dividono il mondo in buoni e cattivi, in santi e peccatori: così si finisce per sentirsi migliori degli altri e tenere fuori tanti che Dio vuole abbracciare. Per favore, includere sempre: nella Chiesa come nella società, ancora segnata da tante disuguaglianze ed emarginazioni. Includere tutti”.

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