REGGIO CALABRIA Vogliono «vedere tutti gli atti interlocutori tra la Città metropolitana e il Comune di Reggio Calabria per capire meglio cosa sia successo». È scontro a Reggio Calabria sul tema delle assunzioni al Comune dopo la rinuncia da parte dell’Amministrazione alla convenzione con il Formez per quanto riguarda la gestione dei concorsi. I consiglieri di centrodestra continuano ad affermare che vogliono «vederci chiaro» e hanno convocato questa mattina una conferenza stampa a Palazzo San Giorgio. Presenti i consiglieri di opposizione Massimo Ripepi, Federico Milia, Antonino Maiolino, Demetrio Marino, Guido Rulli, e Mario Cardia.
«Probabilmente vogliono nominare loro la Commissione d’esame, a noi questo non va bene», ha tuonato l’esponente di Coraggio Italia e presidente della Commissione controllo e garanzia Massimo Ripepi, che ha dunque ribadito di voler «capire meglio cosa sia successo». «In una fase storica in cui la trasparenza è fondamentale, tutti gli enti locali, Regione Calabria, la Città metropolitana, che ha la stessa guida del Comune, si affidano a società esterne per tutto il bando di gara dall’inizio alla fine. Al Comune di Reggio Calabria, invece, decidono di non seguire la medesima procedura», spiega il capogruppo di Forza Italia Federico Milia. «Il dubbio nasce legittimo», afferma ancora il capogruppo azzurro, che sottolinea: «La trasparenza viene prima di tutto, anche a costo di perdere sei mesi in più e di acquistarli in credibilità e giustizia». Per i consiglieri di centrodestra non sono bastate le spiegazioni del direttore generale del Comune Francesco Barreca e del dirigente al personale Iolanda Mauro che questa mattina sono stati ascoltati nella seduta della Commissione controllo e garanzia: «Hanno relazionato in maniera diversa rispetto a quello che indica la delibera», afferma il consigliere di Forza Italia Antonino Maiolino, che aggiunge: «La delibera del 2021 è chiara e dà un indirizzo politico all’amministrazione di stipulare una convenzione insieme alla Città metropolitana, dove tra l’altro la Città metropolitana si faceva anche carico di gran parte dei costi della procedura concorsuale e a stipulare questa convenzione e affidare tutto in mano a Formez. Oggi, invece, si fa tutto il contrario».
«Oggi – spiega il consigliere UdC Mario Cardia – al dirigente Iolanda Mauro ho proprio richiesto se c’è un atto scritto, una delibera o una determina, che annulli la convenzione col Formez. La dirigente ha risposto che non c’è alcun atto scritto». Cardia si ha poi concluso: «C’è da aggiungere anche un altro elemento, i costi di affidare il servizio a una società privata. L’ultima determina, quella del 7 ottobre, parla appunto di 452mila euro. Dobbiamo dire alla città che i concorsi al Comune costano 452mila euro. Col Formez ci sarebbe stato un enorme risparmio».
«Entro la fine dell’anno saranno pubblicati i bandi per l’assunzione di 120 nuove figure professionali al Comune. Corrono spedite le procedure che porteranno allo sblocco di uno stallo che si protrae, ormai, da oltre 20 anni. Un fatto storico e, senza dubbio, indispensabile per sopperire ad una carenza organica atavica e fortemente limitativa al corretto funzionamento dei servizi espletati da Palazzo San Giorgio». Così in una nota i consiglieri comunali di maggioranza replicano alla minoranza. «L’amministrazione – aggiungono – vista l’urgenza e la necessità del caso, ha inteso dare una netta accelerata alle attività che rischiavano di rimanere impantanate nelle sabbie mobili della burocrazia. Da qui è nata l’esigenza di interrompere i ritardi dovuti alle mancate risposte da parte di Formez, attese dal lontano aprile 2021, sulla gestione delle fasi tecniche ed organizzative dei concorsi. Ulteriori perdite di tempo, infatti, avrebbero comportato un’ennesima improrogabile richiesta di parere al Cospel, atto imposto dalla legge per gli Enti in regime di piano di riequilibrio. Esistono forme e procedure, normate dal diritto, che permettono di individuare altri affidabili partner in grado di gestire l’intera fase preparatoria dell’iter concorsuale. In capo al soggetto pubblico, proprio in virtù dei criteri di imparzialità, correttezza e trasparenza, è giusto rimanga la possibilità di invididuare, in soggetti terzi di altissimo profilo istituzionale, le personalità che andranno a comporre la commissione esaminatrice. Resta il dato, importantissimo, che a breve, finalmente, il Comune potrà contare su nuove professionalità fondamentali per infondere nuova linfa e praticità alla complessa macchina amministrativa dell’Ente. Una circostanza da accogliere, sicuramente, con favore per quanti avranno la possibilità di mettersi in gioco ed al servizio della comunità. Stiano sereni, dunque, detrattori, improvvisati Nostradamus e quanti, in queste ore, non si sa per quali oscuri interessi, mirano ad alzare polveroni ed a spargere veleni col rischio, concerto, di limitare la partecipazione a selezioni di vitale importanza per la città. In quanto ad onestà, serietà e trasparenza non possiamo accettare lezioni da nessuno». (m. r.)
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