COSENZA «Dobbiamo drasticamente ridurre la nostra dipendenza dai combustibili fossili, spingendo l’acceleratore in direzione della rivoluzione verde. In tal senso le comunità energetiche, quale soggetto giuridico non profit a cui possono aderire volontariamente persone fisiche, imprese, pubbliche amministrazioni con l’obiettivo di produrre, consumare e gestire localmente energia elettrica da fonte rinnovabile, rappresentano una strategia rilevante». Lo dice il presidente di Ance Calabria e Cosenza Giovan Battista Perciaccante introducendo i lavori del seminario “Comunità energetiche: una strategia per contrastare la crisi energetica, opportunità di lavoro e di sviluppo” che si è svolto nella sede di Confindustria Cosenza. Le comunità energetiche permettono a più utenti di condividere tutta l’energia prodotta, da fonte rinnovabile, per coprire il fabbisogno energetico simultaneo.
«Ora tocca al governo prendere delle decisioni e mettere mano all’aumento dei costi dell’energia, non è più sostenibile, non esisteranno più le imprese con queste bollette e vi è il rischio concreto che parecchie aziende siano costrette a chiudere perché non ce la faranno a produrre visti gli alti costi», sostiene Perciaccante al Corriere della Calabria. «La produzione si fermerà senza approvvigionamento – aggiunge – ad esempio, nel settore delle costruzioni la maggior parte dei prodotti utilizzati provengono da aziende che utilizzano le fornaci, ferriere, cementifici e se mandiamo in cassa integrazione i lavoratori questi ultimi percepiranno il 70% dello stipendio, proprio nel periodo in cui arrivano le bollette».
Secondo il presidente di Ance Calabria «sostenere le spese relative alla fornitura elettrica e quella del gas è difficile percependo un giusto stipendio, figuriamoci con un salario frutto di cassa integrazione». Perciaccante poi respinge con forza il concetto di resilienza. «Basta, i calabresi non possono continuare a tirare la cinghia. Dinanzi a questi aumenti non si possono chiedere ulteriori sacrifici e non si può chiedere di essere resilienti, perché abbiamo raschiato il fondo del barile».
«Le comunità energetiche rappresentano un sistema di approvvigionamento di energia in grado di abbattere i costi. E’ un processo in assoluto virtuoso, oggi diventa una strada obbligata per le imprese e per gli enti locali», sottolinea al Corriere della Calabria, Rosario Branda direttore di Confindustria Cosenza. «Probabilmente, oggi, le migliori opportunità potrebbero riguardare proprio gli enti locali, non a caso ci sono due comuni che l’hanno già realizzate. Molti sindaci sono costretti a limitare l’illuminazione notturna e presto avremo problemi con le scuole e con tutti gli edifici pubblici». Branda poi si sofferma su alcune proposte avanzate da amministratori e imprenditori, che per favorire il risparmio energetico spingono verso un potenziamento dello smart working e sulla chiusura anticipata. «Non so se sia la strada migliore – dice Branda – forse si potrebbe pensare ad una chiusura di alcuni uffici il sabato, ovviamente quelli che erogano servizi non essenziali. «Ma – facendole una battuta paradossale – il pronto soccorso sicuramente non può fermarsi». Sullo smart working, «l’utilizzo di energia sarebbe egualmente distribuito, sia se il lavoratore fosse impegnato in casa e sia se fosse in presenza in ufficio. Il consumo di energia elettrica avviene da una parte e dall’altra». «Credo, invece – chiosa il direttore – che sia necessaria una razionalizzazione, un ridisegno complessivo che miri ad una maggiore efficienza e sicuramente basterebbe questo per lavorare meglio e risparmiare». «Ognuno di noi, può fare tanto».
Il Presidente Cts Energia Calabria Nicola De Nardi ha specificato che con l’avvio delle Comunità Energetiche si pongono alcune condizioni di base per fronteggiare con successo la crisi energetica, ridurre le emissioni nocive climalteranti, incentivare forme di risparmio e di diversificazione del reddito per imprese, cittadini ed enti pubblici, contribuendo a migliorare l’impatto ambientale e l’impronta ecologica del nostro vivere civile e del sistema produttivo. I lavori del seminario hanno consentito di illustrare nel dettaglio il portale delle comunità energetiche della Regione Calabria, di presentare una roadmap per le comunità energetiche, di conoscere il progetto Unical sull’ecosistema Tech4you per le transizioni ecologica e digitale, la piattaforma cloud e la comunità energetica nel Comune di Melissa. Oltre a Perciaccante e De Nardi, sono intervenuti il docente Unical Francesco Lamonaca, i presidenti degli Ordini degli Ingegneri di Cosenza Ghionna e di Catanzaro Gerlando Cuffaro, il Sindaco di San Lucido Cosimo De Tommaso e l’Assessore di Melissa Sculco, la Dirigente Scolastica dell’Iti “Monaco” di Cosenza Fiorangela D’Ippolito, il presidente dell’Associazione Energia Calabria Antonio Anelo, il Dirigente Regionale Settore Infrastrutture Energetiche Rodolfo Elia, Michele Zinzi della divisione Smart Energy dell’Enea, il Professore associato Alfredo Garro dell’Unical, l’Energy Manager del Comune di San Lucido Santo Abate, Tommaso Gallo del direttivo dell’Associazione Energia Calabria, la Coordinatrice Sara Capuzzo di Italia Solare.
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