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Il caso

Occupazione abusiva di casa, in cella a 85 anni. È stata scarcerata

Il Tribunale di Sorveglianza di Milano ha sospeso la pena. Si trovava a San Vittore da due settimane

Pubblicato il: 13/10/2022 – 13:11
Occupazione abusiva di casa, in cella a 85 anni. È stata scarcerata

MILANO Il Tribunale di Sorveglianza di Milano ha disposto la scarcerazione, sospendendo l’esecuzione della pena, per una donna di 85 anni di origine bosniaca, non autosufficiente, che da circa due settimane si trovava a San Vittore per un ordine di carcerazione emesso dalla Procura per una condanna definitiva a 8 mesi per l’occupazione abusiva di un alloggio.
La donna, dunque, a quanto si è saputo, in base al provvedimento preso immediatamente dal Tribunale di Sorveglianza, presieduto da Giovanna Di Rosa, torna libera. I giudici della Sorveglianza di Milano si sono subito attivati e giovedì mattina hanno adottato il provvedimento di sospensione della pena che porta alla scarcerazione della donna.

La ricostruzione

Il caso dell’85enne era stato denunciato mercoledì dall’associazione Antigone. «Fino ad oggi – aveva detto l’organizzazione – nonostante i ripetuti solleciti dell’istituto e un’istanza di scarcerazione, la signora è ancora ristretta in carcere». A quanto si è appreso, l’anziana era finita a San Vittore sulla base di un’ordine di esecuzione della pena emesso dalla Procura milanese. L’85enne, aveva fatto sapere l’associazione Antigone, aveva bisogno di un’assistenza personale e una gestione sanitaria costante da parte di altre detenute e degli operatori del carcere. «Il carcere – aveva spiegato Valeria Verdolini, responsabile della sede lombarda di Antigone – si trova a dover gestire una situazione che non dipende dal penitenziario, il problema è quando si decide di portare in carcere una persona di 85 anni». 
Verdolini aveva inoltre sottolineato che la vicenda è emblematica, perché frequentemente persone ultrasettantenni o anche ultraottantenni entrano in carcere e perché l’assenza di una residenza «impedisce una vera e propria presa in carico da parte dei servizi, lasciando al penitenziario l’onere di gestione». Sul caso si era attivato subito anche il garante dei detenuti del Comune di Milano, Franco Maisto, che mercoledì ha incontrato l’anziana. «Mi meraviglio – aveva spiegato Maisto – che sia stata data esecuzione a questa misura di carcerazione. È una persona non orientata nello spazio e nel tempo, claudicante e non autosufficiente. Era una pena da differire o sospendere». E aveva chiarito di aver «dato input alla magistratura di sorveglianza».

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