COSENZA Sono in prevalenza i giovani, con una percentuale dell’80%, ad utilizzare i servizi forniti dal Sert (Servizi per le Tossicodipendenze) di Cosenza. Intervenendo a Buongiorno Regione, andato in onda questa mattina su Rai 3, il responsabile del servizio, Roberto Calabria, ha diffuso alcuni dati, in attesa di un convegno sulle dipendenze che si terrà domani a Cosenza.
«Il 41% dei fruitori del Sert è nella fascia tra i 30 ed i 39 anni, il 28% in quella tra i 20 ed i 29 anni – spiega Calabria –. La fascia giovanile, quindi la fa da padrona rispetto alle altre, 60-70enni e i giovanissimi».
La dipendenza è un fenomeno trasversale tra fasce d’età e culturali. «Oltre alla suddivisione per d’età – sottolinea il responsabile del Serti di Cosenza – c’è quella per titolo di studio: i dipendenti con la laurea sono il 55%, il 36% hanno un diploma e l’8% la licenza elementare».
Tra le dipendenze, «quelle per le scommesse sportive sono il 27% così come le slot machine. Poi ci sono i giochi on line al 20% mentre le lotterie istantanee e i gratta e vinci si assestano al 14%».
Il responsabile del Sert di Cosenza riferisce anche del progetto “La salute non è un gioco”, promosso dal governo e ripreso dalla Regione Calabria. «Il piano interviene in tutte le fasi di prevenzione dalle dipendenze e per contrastare un fenomeno che, posso assicurare, è una vera e propria piaga sociale. In Calabria – aggiunge Cosenza – si spendono 1,8 miliardi di euro in giocate all’anno».
«Siamo in attesa di una nuova regolamentazione che giungerà l’anno prossimo – conclude Roberto Calabria –. Bisogna creare delle misure di contrasto».
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