REGGIO EMILIA Carmine Sarcone sotto sorveglianza speciale dopo essere stato scarcerato. La misura di prevenzione è stata applicata – dal tribunale di Reggio Emilia, dalla Corte d’Appello e confermata dalla Cassazione – su richiesta della Dda di Bologna che ritiene il 43enne calabrese uno degli appartenenti alla ‘ndrangheta.
Il fratello di Nicolino e Gianluigi, già condannati nel processo Aemilia e riconosciuti come elementi di spicco della cosca emiliana legata a Grande Aracri, era stato scarcerato lo scorso 7 ottobre per decorrenza dei termini di custodia cautelare.
Nel 2019 era stato condannato, in abbreviato, a 10 anni di reclusione nel processo Aemilia. Nel novembre 2020, l’Appello ha ridotto la pena a 9 anni. Nell’aprile di quest’anno però, la Cassazione ha annullato la sentenza disponendo un nuovo processo in secondo grado ora in itinere. Ma nel frattempo sono scaduti i tempi di carcerazione e Sarcone è tornato libero fino alla misura di prevenzione eseguita dai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Reggio Emilia. Il provvedimento ha la durata di cinque anni e prevede l’obbligo di soggiorno nel Comune di residenza e il divieto di lasciare la propria abitazione durante le ore notturne.
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