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il confronto

«Nel Lametino si rischia di morire per la mancanza di medici sulle ambulanze»

La consigliera regionale Bruni raduna operatori e politici per discutere dell’emergenza 118. «Risorse per frenare l’emorragia di sanitari»

Pubblicato il: 18/10/2022 – 12:12
«Nel Lametino si rischia di morire per la mancanza di medici sulle ambulanze»

LAMEZIA TERME “118, Un servizio in emergenza”, un confronto su uno dei temi più urgenti nell’emergenza sanitaria: quello di un 118 sguarnito, della mancanza di medici a bordo delle ambulanze nel Lametino (e altrove) e di un settore che segna il passo. Appuntamento attorno al quale la consigliera regionale Amalia Bruni – che ha organizzato l’evento ieri a Lamezia Terme – ha raccolto medici, operatori del settore, sindacalisti e amministratori locali. Un tema affrontato di recente dal Corriere della Calabria in una delle uscite di Corriere Suem, con una denuncia pesante da parte di uno degli operatori del 118.
Per Bruni «un primo provvedimento che la Regione Calabria può e deve attuare è convocare i sindacati di categoria per il rinnovo dell’Air (Accordo integrativo regionale). Dovrà essere un tavolo esclusivo per il 118 in modo da evitare il disperdersi di eventuali risorse per altri provvedimenti che possano interessare la medicina generale». «Solo in questo modo – spiega la consigliera regionale – si potrà sperare di assicurare al servizio 118 dell’Asp di Catanzaro un organico complessivo di 84 medici con idonea formazione e competenza. La strada seguire è quindi quella di rendere appetibile il ruolo di medico del 118, adeguando la remunerazione alle competenze e all’impegno richiesto. Solo così si potrà così arrestare l’attuale emorragia e assicurare il rispetto delle dotazioni standard di personale medico, garantendone la presenza a bordo delle ambulanze per l’efficacia stessa dell’intervento. Basta rischiare la vita per strada o a casa per mancanza di soccorso». Bruni ha poi assicurato che chiederà «nella prossima riunione dei capigruppo che, nel consiglio regionale, sia messo un punto all’ordine del giorno specifico sul 118». Saverio Ferrari, dirigente medico del 118, ha sottolineato come «nell’hinterland lametino si abbiano complessivamente 12 unità, assolutamente insufficienti a coprire l’intero territorio. Roberto Occhiuto – ha detto il medico –, come tutti i governatori che l’hanno preceduto, non ha mantenuto le sue promesse. I pazienti rischiano di morire per mancanza di medici sulle ambulanze».
Per Francesco Masotti (Cgil-Fp Medici Calabria) quella che si registra è una «situazione frutto della politica cattiva. Nessuno, da destra a sinistra, ha voluto risolvere il problema». Sinibaldo Iemboli, del Sindacato medici italiani, ha segnalato invece che «le gestioni commissariali hanno tolto soldi soprattutto ai medici senza aver mai risolto nessun problema». Dal capo dipartimento dell’Emergenza-urgenza dell’Asp di Catanzaro Anna Monardo, intervenuta in assenza del commissario dell’Azienda sanitaria Ilario Nazzaro, è stata ricordata l’istituzione di un tavolo operativo per affrontare l’emergenza, «ma deve essere la politica a trovare le soluzioni». Il sindaco di Lamezia Terme, Paolo Mascaro, ha parlato della necessità da parte di tutti, medici, politici e sindacati portare avanti una battaglia comune per la sanità.

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