CASSANO ALLO IONIO La bonifica nell’era della transizione ecologica e dell’agricoltura sostenibile. È stato questo il tema di un convegno organizzato dalla Fai Cisl Calabria, tenutosi al Museo archeologico della Sibaritide.
Un argomento sul quale hanno relazionato il segretario generale della Fai Cisl Calabria, Michele Sapia e la docente Unical Nadia Penna, dopo i saluti del “padrone di casa”, il direttore regionale dei musei della Calabria Filippo Demma, e Tonino Russo, segretario generale della Usr Cisl Calabria.
In seguito sono intervenuti l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo, la presidente della VI commissione consiliare agricoltura e foreste del Consiglio regionale, Katia Gentile, il presidente di Coldiretti Calabria, Franco Aceto, il presidente di Confagricoltura Calabria, Alberto Statti, il presidente della Cia calabrese, Nicodemo Podella, il presidente di Urbi-Anbi Calabria, Rocco Leonetti. Le conclusioni sono state affidate al segretario generale Fai Cisl, Onofrio Rota.
«Quest’anno cade il centenario della bonifica integrale – ha detto Rota al Corriere della Calabria –. Cento anni fa è partito questo grande progetto di gestione della transizione ecologica, di cui oggi tanto parliamo, per migliorare i nostri terreni dal punto di vista agricolo e irriguo. Da allora abbiamo percorso tanta strada in cui abbiamo vocato all’agricoltura tanto territorio. Oggi siamo chiamati alla verifica dell’attività svolta e questo bilancio è certamente positivo, ma anche critico per alcuni versi. I consorzi di bonifica sono parte integrante della produzione agricola, per cui richiedono una grande partecipazione delle associazioni di categoria nella gestione in forma partecipata».
«Dall’altro lato abbiamo il confronto con le amministrazioni pubbliche e, nel particolare, le Regioni per tutte quelle opere di bonifiche e di miglioramento idraulico – ha aggiunto il segretario generale di Fai Cisl – che vengono gestite dai consorzi per conto delle Regioni stesse. In questo contesto a volte assistiamo a uno scontro a causa delle risorse canalizzate che hanno ricadute negative non solo in termini di qualità del servizio erogato, ma anche sui lavoratori che non percepiscono lo stipendio o si vedono dilazionate le loro spettanze».
«Oggi la bonifica va rimessa al centro e intesa come valore essenziale per lo sviluppo e la difesa idrogeologica dei territori, per un’agricoltura di qualità. E questo territorio, la Calabria, che sta investendo sull’agricoltura più selezionata, ricercata, a valore aggiunto – ha concluso Onofrio Rota – ha bisogno di consorzi di bonifica efficienti, efficaci ed a costi compatibili».
«Quello dei consorzi è un tema che sta molto a cuore a noi della Cisl – ha dichiarato Tonino Russo ai microfoni del Corriere della Calabria e L’altro Corriere Tv – soprattutto per la funzione che hanno sul territorio. Nascono con Regio decreto ed era proprio quello lo spirito: alleviare le sofferenze della proprietà garantendo servizi di qualità e offrendo dignità al territorio ed all’agricoltura. Col passare degli anni sono finiti, per situazioni debitorie, ad accumulare mortificazioni per i lavorati che non ricevono gli stipendi da mesi e per gli stessi servizi erogati, di basso livello. Eppure – ha sottolineato Russo – vantiamo strutture consortili calabresi che sono il fiore all’occhiello in Italia per le capacità espresse nella presentazioni dei progetti del Pnrr, in cui si classificano ai primi posti. Quindi con quelle capacità a disposizione, i consorzi vanno riorganizzati. È iniziata un’interlocuzione con la Regione Calabria, col presidente Occhiuto e l’assessore Gallo che hanno espresso la volontà politica di riorganizzare questi enti».
«La Regione – ha concluso il segretario generale della Usr Cisl Calabria – deve accelerare i trasferimenti delle risorse necessarie ai consorzi che a loro volta erogheranno ai lavoratori. È necessario riorganizzare la mission dei consorzi, ritornando a fare bonifica sui territori».
Il segretario generale della Fai Cisl Calabria, Michele Sapia, ha sottolineato la necessità di un ricambio generazionale nel settore della bonifica. «Negli ultimi due anni abbiamo avviato un confronto proficuo con la Regione, in controtendenza con il passato. Ma c’è bisogno di proseguire avviando un ricambio generazionale nel comparto della bonifica. Bisogna superare i ritardi sulle mensilità arretrate ai lavoratori che a pochi chilometri da qui stanno manifestando ed è necessario avviare un piano pluriennale per recuperare le risorse che i consorzi di bonifica attendono da anni dalla Regione – ha concluso Sapia – per avviare un piano che valorizza la multifunzionalità dei consorzi stessi a tutela dell’agricoltura e del territorio».
In tutto questo, la «Regione deve fare, e sta facendo, la sua parte, erogando le risorse necessari ai consorzi. Ma farà tanto altro».
«Sono a favore della bonifica – ha evidenziato l’assessore all’Agricoltura Gianluca Gallo – perché serve all’agricoltura calabrese che in questo momento sin crescita nei numeri e nelle esportazioni. Dobbiamo tutelare gli agricoltori e i produttori calabresi, preservandoli dagli attacchi dei consorzi di bonifica quando i piani di classifica impongono tributi consortili che sono inadeguati. Dall’altra parte dobbiamo sorreggere una bonifica capace nella progettazione del Pnrr con la quale ha ottenuto 140 milioni. Ma non vi è dubbio come sia necessario modificare profondamente un sistema che in questi anni, in alcune circostanze, è stato fuori controllo e che deve, adesso, migliorare la propria mission attraverso una riforma fortemente voluta dal presidente Occhiuto sulla quale ragioneremo e discuteremo, con un confronto serrato con le organizzazioni datoriali, Anbi, sindacati e mondo della bonifica nel suo complesso». (lu.la.)
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