REGGIO CALABRIA Il Rettore dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, professor Giuseppe Zimbalatti, ha conferito la Laurea post mortem a Giuseppe Ripepi, studente modello prematuramente scomparso nel 2020. Alla cerimonia di consegna del titolo alla famiglia hanno preso parte anche il Direttore del Dipartimento di Agraria Professor Giovanni Enrico Agosteo, il Coordinatore del Corso di Studio in Scienze e Tecnologie Alimentari, Professor Antonio Mincione, e una rappresentanza delle Associazioni Studentesche della Mediterranea. Il titolo di Dottore in Scienze e Tecnologie Alimentari, riconosciuto su proposta del Consiglio dell’omonimo corso di studio, rappresenta il riconoscimento, da parte della comunità accademica dell’Ateneo reggino, della carriera universitaria di Giuseppe Ripepi, tragicamente interrotta dalla malattia a soli tre insegnamenti dal completamento del percorso formativo. “Lo studente, ancorché in piena lotta con l’invincibile male – ha dichiarato il Rettore Zimbalatti – si è distinto per la passione, la serietà e la qualità con cui ha affrontato il percorso formativo, dimostrando di aver compreso, nel profondo, come la Conoscenza e la Cultura possano elevare e perfezionare la nostra esistenza e consentirci di superare le afflizioni terrene”. Nel corso della cerimonia, il coordinatore del corso di studio ed il Direttore del Dipartimento hanno voluto ricordare il profilo di Giuseppe Ripepi, caratterizzato da un elevato interesse per le tecnologie alimentari, che ha sempre portato avanti non solo nello studio individuale, ma condividendo e sperimentando i diversi saperi con i colleghi di corso e con i docenti. Il cammino di Giuseppe si è arrestato proprio quando, su questi temi, stava redigendo l’elaborato finale per il conseguimento del titolo, che lo avrebbe condotto a discutere una tesi sul “Bergamotto di Reggio Calabria”. Quest’oggi, la Commissione di Laurea, alla presenza del Rettore della Mediterranea, con un atto di giustizia immanente, ha consegnato all’eternità ciò che il tempo ha interrotto.
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