REGGIO CALABRIA «Impegnare il presidente della Regione Calabria ad intraprendere misure concrete tese a mitigare il drammatico impatto economico dell’aumento dei costi di approvvigionamento energetico su famiglie, Comuni e imprese calabresi». È questo lo scopo della mozione che il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo «ha predisposto – è detto in una nota – in occasione del Consiglio regionale in programma domani, giovedì 20 ottobre».
La mozione indirizzata al presidente del Consiglio regionale – si legge – chiede, nel dettaglio, che l’assise impegni il presidente della Giunta «a prevedere misure specifiche in favore dei Comuni al fine di erogare alle famiglie e ai cittadini calabresi contributi diretti per il “caro bollette” attraverso l’istituzione di un apposito fondo; a prevedere l’erogazione di contributi per aiutare imprese in difficoltà affinché si possa incidere concretamente sull’emergenza; a riprogrammare i Fondi di Coesione non impegnati dalla programmazione 2014-2020 a sostegno di aziende e famiglie vulnerabili nel pagare le bollette energetiche; a verificare le convenzioni in essere tra Regione e società energetiche che insistono sul territorio calabrese; ad istituire un’Agenzia regionale per l’Energia; ad istituire un tavolo permanente con le parti sociali e gli enti locali per confrontarsi sulle misure da adottare per il contrasto all’emergenza energetica».
In premessa, Lo Schiavo ricorda che, come «i rincari di luce e gas costeranno alle famiglie italiane fino a 1.500 euro in più rispetto al 2021, con un aumento di oltre 440 euro per la luce e di oltre 550 euro per il gas; tali rincari peseranno sulle tasche degli italiani complessivamente oltre 30 miliardi di euro in più; l’ultimo rapporto Caritas su povertà ed esclusione sociale evidenzia un crescente intervento a favore di famiglie anche per l’erogazione di sussidi economici necessari al pagamento delle bollette; il colosso Eni Gas e Luce ha quintuplicato il profitto nel 2022, mai così elevato dal 2012».
E ancora, Lo Schiavo annota come: «sul territorio calabrese insistono impianti di produzione idroelettrica affidati in convenzione a società del comparto energetico a fronte dello sfruttamento dei quali non vi sono ricadute economiche per il tessuto produttivo calabrese; che sarebbe opportuno istituire un’Agenzia regionale per l’energia».
Quindi, evidenziando che «la Commissione europea propone di utilizzare fino a 40 miliardi di euro dai Fondi di Coesione per sostenere i cittadini e le Pmi davanti al caro energia», Lo Schiavo segnala che «in Calabria si sconta un ritardo nella spesa del programma 2014-2020 ed è necessario attuare interventi che potrebbero risultare fondamentali per la vita di tantissime imprese calabresi e italiane». In conclusione la richiesta d’impegno al presidente Roberto Occhiuto ad intraprendere le misure su esposte.
x
x