VIBO VALENTIA Il luogo scelto per la conferenza stampa, sede del sistema bibliotecario vibonese, è suggestivo, persino iconico nel disvelare il profondo (e a volte soprendente) legame della provincia vibonese con la storia, la cultura ed anche con chi – in tempi decisamente più recenti rispetto ai fasti di Hipponion, alle gesta dell’antica Montelene ed al percorso della Contea di Arena – con il pensiero e la parola ha lasciato tracce indelebili.
È il caso di Pier Paolo Pasolini, intellettuale di assoluta grandezza, poeta e regista che instaurò e coltivò con la Calabria un rapporto avviato in modo burrascosco ed affinatosi quasi subito con premi, gesti, riconciliazioni ed una ancora ricordata empatia con le popolazioni locali.
A Gerocarne Pasolini giunse per una sorta di sopralluogo mentre i cittadini protestavano, nella frazione di Ariola erano impossibilitati a raggiungere il cimitero, seppellire o anche solo ricordare i defunti; smosso da questa vicenda e probabilmente colpito dal rabbioso dolore dei cittadini Pasolini mise mano al portafogli e donò la somma di cinquantamila lire per aiutare a costruire il desiderato ponte su un vallone, che potesse finalmente unire Ariola ad Arena.
Venerdi proprio quel ponte, oggi carrabile, sarà inaugurato ed intitolato al poeta friulano.
L’iniziativa è stata fortemente voluta dall’amministrazione comunale di Gerocarne e dal sindaco Vitaliano Papillo per valorizzare la memoria ancora esistente di quel gesto e rendere ancor più conosciuto il legame tra la comunità gerocarnese e Pasolini.
A Gerocarne, tuttavia, all’inaugurazione del ponte – nell’anno del centenario della nascita di Pasolini – altre iniziative arricchiscono il ricordo dell’indimenticato autore del “vangelo secondo Matteo”; la Cineteca della Calabria e il Comune in collaborazione con l’associazione Nish hanno infatti promosso e realizzato una mostra fotografica, curata da Eugenio Attanasio e Antonio Renda Pasolini, Pasolini, la Calabria ed il cinema, itinerari emotivi”. Una mostra didattica e divulgativa del percorso che portò il poeta friulano ad Ariola di Gerocarne ma che di fatto svela il rapporto di Pasolini con la Calabria iniziato nel 1959 da giornalista.
Al volante della sua Fiat Millecento, accompagnato dal fotografo Paolo Di Paolo, Pasolini iniziò un vero e proprio periplo per la Calabria e le sue spiagge.
Ed è in questo viaggio che si inquadra “l’incidente” di Cutro, con Pasolini che definisce il centro crotonese “il paese dei banditi” e ricevendo come risposta la la querela del Sindaco negli stessi giorni in cui il suo romanzo Una vita violenta riceveva il Premio Crotone per la narrativa.
Ad espressione chiarita e querela archiviata Pasolini tornò spesso in Calabria, girando scene dei suoi film e frequentando intellettuali calabresi come Francesco Leonetti, Leonida Repaci, Mario Gallo Sharo Gambino e il regista e sceneggiatore vibonese Andrea Frezza.
La mostra – visitabile a Gerocarne dal 21 ottobre al 31 dicembre 2022, sarà poi itinerante che verrà nelle scuole con l’obiettivo far conoscere la storia e il rapporto con la Calabria di uno dei più grandi intellettuali italiani del XX secolo. (redazione@corrierecal.it)
x
x