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Cambia il Piano di sviluppo e coesione: più di 5 milioni per l’accordo con il Bambino Gesù

Il consiglio regionale approva la rimodulazione di 19 milioni di risorse europee. Alecci: «Due milioni sottratti alla depurazione, gravissimo». Bruni: «Vigiliamo sul protocollo, non sia un bancomat…

Pubblicato il: 20/10/2022 – 16:51
Cambia il Piano di sviluppo e coesione: più di 5 milioni per l’accordo con il Bambino Gesù

REGGIO CALABRIA Cambia il Piano di sviluppo e coesione della Regione Calabria. Ma non senza qualche rilievo polemico da parte dell’opposizione. Si tratta di 19 milioni destinati a nuove operazioni, «la cui copertura finanziaria è garantita con risorse stanziate nel Patto per lo sviluppo della Calabria», ha spiegato il relatore del progetto di legge Antonio Montuoro (Fdi). Si tratta di oltre 4 milioni per viabilità ed edilizia a Catanzaro; 2,5 milioni per attività teatrali; 7,2 milioni per il rafforzamento della rete pediatrica in Calabria. Su quest’ultima dotazione finanziaria incide la stipula di un protocollo istituzionale con l’ospedale Bambino Gesù per un progetto collaborazione triennale.

Alecci: «Grave la sottrazione di due milioni dalla depurazione»

Il primo a intervenire è Ernesto Alecci (Pd). Il consigliere regionale evidenzia che «risorse importanti nel settore idrico e della depurazione, nel quale la Regione e presidente Occhiuto si sono impegnati con droni e con il pattugliamento delle coste, in questa rimodulazione sono sottratti dal capitolo perché non verranno spesi».
Per Alecci quei «due milioni di euro, che sarebbero bastati per mettere in regola gli impianti di qualche Comune che ancora sversa i reflui a mare ed è sotto infrazione, come risulta da un elenco stilato durante la passate legislatura. Alcuni di questi centri hanno ricevuto un “no” dalla Regione per effettuare interventi, mentre oggi vengono “spostati” due milioni destinati alla depurazione e al settore idrico. È un fatto gravissimo».
Così come appare anomalo, secondo il consigliere regionale, l’approvazione del bilancio per i Parchi marini (altro punto approvato a inizio di seduta), «bilancio troppo scarno: sul tema della salute del mare la Regione fa tanto ma destina all’ente 100mila euro all’anno, somme con le quali non si può mettere in cantiere alcun intervento per la tutela del mare». Nella relazione di Montuoro, peraltro, è stato sottolineato come l’Ente sia privo di risorse umane proprie, si avvale di collaborazione temporanea e saltuaria del personale regionale.

Bruni: «Il protocollo con il Bambino Gesù non sia un bancomat»

Amalia Bruni, leader dell’opposizione in consiglio, si concentra sulla destinazione di una «cospicua cifra, 5 milioni di euro, all’attività in convenzione con il Bambino Gesù». Bruni riconosce che «il Bambino Gesù è un punto di riferimento centrale per la qualità sanitaria pediatrica. Ma spesso questi interventi sono stati utilizzati come bancomat e i nostri governi regionali non sono riusciti a vigilare se il risultato raggiunto abbia aiutato il sistema sanitario regionale. Perché se avesse aiutato non saremmo in queste condizioni». «Il progetto operativo – continua – non ci è stato dato nei dettagli e riteniamo che questa struttura possa fare da benchmarking per la formazione degli operatori nel campo. Abbiamo bisogno di formare operatori. Non ho il parametro di che cosa abbiamo definanziato e non ho capito come si sviluppa il rapporto con il Bambino Gesì, il mio voto sarà un’astensione».
Raffaele Mammoliti – dopo l’esordio in cui ha sottolineato l’importanza della decisione presa di discutere in una prossima seduta del consiglio regionale sulla crisi economica – ha sottolineato il motivo per il quale ha detto sì alla rimodulazione delle risorse del Psc in commissione: «Davanti all’eventualità di perdere i fondi, per realismo politico ho deciso di approvare, e confermo oggi quella scelta». Il consigliere del Partito democratico ha poi auspicato un maggiore coinvolgimento dell’opposizione e del partenariato sociale nelle decisioni.
Antonio Lo Schiavo (De Magistris presidente) si dice favorevole alla rimodulazione del Psc, specie con riferimento all’accordo con il Bambino Gesù: «Quello delle cure pediatriche è un tema molto sensibile. Il mio “sì” è condizionato a un dato: che questi soldi servano non ad agevolare l’emigrazione sanitaria ma a rafforzare la rete pediatrica e ospedaliera calabrese. Deve servire a sviluppare la telemedicina e a formare il nostro sistema pediatrico. Se gli scopi sono questo non posso che essere favorevole e mi troverete sempre da questa parte». Per Lo Schiavo «non seguirà il sì su altri punti: dovremmo aprire un discorso sul perché i fondi europei non vengano spesi nei tempi corretti e sui motivi per i quali vengono rimodulati». A Occhiuto, poi, Lo Schiavo chiede di affrontare in maniera organica il tema degli enti in house della Regione: «Cerchiamo di capire se queste strutture siano utili. Depuriamo dalla nostra gestione gli enti inutili e rafforziamo quelli che riteniamo strategici».
Montuoro interviene ancora per precisare: «C’è da fare una scelta chiara. A ogni fine programmazione si fa una verifica sugli assi più performanti e quelli meno performanti. Lo spostamento è funzionale a non perdere i fondi. Io preferisco gli interventi concreti che vadano a risolvere i veri problemi dei calabresi: non possiamo permetterci di perdere neanche un centesimo dei fondi». «Il Pd – continua Montuoro – sta per dividersi sulla votazione: Mammoliti voterà sì mentre Alecci ha criticato le scelte».

Bevacqua: «Ritardi sui fondi europei colpa della burocrazia regionale»

Domenico Bevacqua (Pd) si scaglia contro la burocrazia regionale, le cui manchevolezze «ci costringono a modifiche in consiglio regionale. Ci sono delle lacune nella progettazione. Il Pd non è diviso: c’è un ritardo nella spesa, il problema riguarda la burocrazia, che è in ritardo sulle attività del decisore politico. C’è ancora un miliardo da spendere da qui a fine anno, è il momento di farsi delle domande serie su come si affrontano i problemi. Vogliamo che il consiglio non diventi soltanto un passacarte». (redazione@corrierecal.it)

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