REGGIO CALABRIA Imprese «con l’acqua alla gola» e che «rischiano di non arrivare al 31 dicembre». È desolante la situazione in cui si trovano gli imprenditori reggini. La stessa in tutta Italia: da Nord a Sud il grido di chi non riesce ad affrontare i rincari, per di più dopo i lunghi mesi di stop forzato a causa della pandemia, è sempre più forte. E questa volta, afferma ai microfoni del Corriere della Calabria il presidente di Confcommercio Reggio Calabria Lorenzo Labate, «c’è incertezza verso il futuro, ma soprattutto grande rassegnazione».
Martedì scorso, presso il Comune di Reggio Calabria, i rappresentanti delle associazioni di categoria hanno incontrato gli assessori alle Attività Produttive Angela Martino, e ai Tributi e alle Società comunali Francesco Gangemi. Un incontro a cui hanno preso parte il presidente di Confcommercio Lorenzo Labate, insieme al direttore Fabio Giubilo, e il presidente di Confesercenti Claudio Aloisio. Oggetto della discussione le difficoltà vissute dai commercianti reggini, raggiunti in queste settimane da avvisi di pagamento da parte della società Hermes, titolare del servizio di riscossione dei tributi per conto del Comune di Reggio Calabria.
«Abbiamo provato a fare “toccare con mano” – spiega Labate – le ragioni che rendono in questo momento indispensabile un intervento sui tributi, il particolare momento storico che stanno vivendo i commercianti travolti da una moltitudine di pagamenti, bollette, rientro dell’esposizione debitorie maturate durante il periodo covid, caro materie prime».
A fare maggiormente le spese dei rincari di gas e luce sono in particolare determinati settori. «Nella panificazione – spiega il presidente di Confcommercio Reggio Calabria – i costi sono triplicati, quadruplicati in alcuni casi. I problemi sono enormi per coloro i quali hanno esercizi ad altissimo consumo, come per la ristorazione». Costi impossibili da sostenere, dunque, che rischiano oggi più che mai di mettere la parola fine a tantissime realtà imprenditoriali.
A fronte delle difficoltà evidenziate, gli assessori Martino e Gangemi hanno rappresentato alle associazioni datoriali l’opportunità offerta da Hermes di rateizzare fino a 72 mensilità i debiti pregressi, esclusa l’annualità in corso. «Un’opportunità – fanno sapere gli assessori – finalizzata a dare sollievo alle imprese e alle famiglie reggine, in questi mesi alle prese con gli aumenti delle bollette dovuti al caro energia ed alle difficoltà del periodo di ripresa postpandemica».
Chiare a tale proposito le richieste delle associazioni di categoria, anche se la “trattativa” è ancora aperta e si attendono risposte nei prossimi giorni. «Siamo consapevoli – afferma Labate – che l’amministrazione non può omettere l’attività di riscossione che comunque abbiamo chiesto che in questa fase venga svolta nella maniera più equilibrata e più etica possibile. Sarà cura – questo al momento l’impegno assunto dall’amministrazione – nei solleciti di pagamento che pure dovranno necessariamente essere inviati anche per ovviare il maturare dei termini prescrizionali ed il configurarsi di ipotesi di danno erariale, evidenziare le possibilità concesse al contribuente di rateizzazione a 72 mesi o di richiesta avvio procedura di mediazione. E dare massima visibilità a queste possibilità. Anche sul differimento/rateizzazione dei tributi dell’anno corrente, sui quali l’amministrazione non ha dato al momento aperture, abbiamo insistito chiedendo le necessarie verifiche indispensabili in questo momento». Confcommercio ha chiesto inoltre «una verifica circa la possibilità di storno dei fondi che ancora residuano sul Bando Economia Circolare (già scaduto e prorogato al 12 dicembre) su interventi una tantum in favore delle imprese a copertura del costo bolletta luce e gas laddove si siano registrati aumenti rispetto all’anno precedente almeno dell’80%. Interventi che sarebbero ossigeno per le imprese, soprattutto nei settori panificazione e ristorazione. Comunque abbiamo chiesto che la verifica vada fatta sui fondi residui dopo il 12 dicembre o impiegando altre risorse specifiche. Sempre in materia di tributi abbiamo reiterato la richiesta di riduzione delle tariffe ex Tosap per i pubblici esercizi (già richiesto a febbraio us) sfruttando la facoltà per i comuni di prevedere l’esenzione o la riduzione del canone dalla l. 51/22, ottenendo riscontro favorevole dall’Assessore al ramo che già si sta spendendo sul punto e auspicabilmente si avranno a breve notizie positive». Chiesta infine «la possibilità per i pubblici esercizi di definizione ridotta e agevolata del pagamento delle somme ex Tosap per i mesi trascorsi (a decorrere da aprile us) durante il quale si è operato, oggettivamente, all’interno di un quadro regolatorio poco chiaro».
«Il motivo per il quale abbiamo sostenuto l’indifferibilità di intervenire sui tributi – spiega Labate – è evitare che il commerciante percepisca la ricezione dell’avviso, pure dovuto, come l’ennesima vessazione laddove l’obiettivo dell’amministrazione anche recependo l’invito di Confcommercio è rimanere al fianco dell’imprenditore aiutandolo a superare questo momento critico». Il periodo poi è quello che vede alle porte le festività natalizie, un momento che, di norma, genera maggior lavoro per tutte le imprese. Ma la pressione per l’impossibilità di riuscire a coprire spese sempre più elevate si fa sentire e, ci racconta Lorenzo Labate, c’è tra gli imprenditori reggini «non solo grande incertezza per il futuro, ma anche grande rassegnazione. Ovviamente – conclude il presidente di Confcommercio Reggio Calabria – la rassegnazione toglie la possibilità di lottare. Il problema con il quale ci stiamo scontrando non dipende da noi, non è gestibile a livello locale, è accessibile solamente a livello nazionale ed europeo e su questo il governo nazionale dovrà quanto prima prendere un provvedimento con la massima urgenza».
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