CATANZARO Hanno scelto tutti il rito abbreviato – tranne Gianluca Passalacqua, 36 anni, di Catanzaro – gli imputati coinvolti nel procedimento, in fase preliminare, che vede persona offesa (e parte civile) l’imprenditore Roberto Guzzo titolare della “Rogu costruzioni”, vittima di una serie di estorsioni.
Hanno chiesto il rito alternativo Cosimo Passalacqua, 65 anni, detto “U Toscanu”; Luca Veneziano, 35 anni, di Catanzaro; Cosimo Berlingeri, 50 anni, di Catanzaro; Enzo Abbruzzese, 48 anni, di Catanzaro; Santo Mirarchi, 38 anni, di Catanzaro, collaboratore di giustizia. Per loro il processo avrà inizio il prossimo due novembre mentre Gianluca Passalacqua è stato rinviato a giudizio e il processo è stato fossato per il primo dicembre.
Per vent’anni è andata avanti l’estorsione che Cosimo Passalacqua, 65 anni, detto “U Toscanu”, avrebbe consumato ai danni della ditta Rogu Costruzioni srl di Roberto Guzzo. Secondo l’accusa – rappresentata in aula dal pm Irene Crea – minacciando di essere parente di “U Tubu” (ovvero Cosimino Abbruzzese) e di essere un soggetto rispettato nell’ambiente criminale, anche da esponenti di cosche ‘ndranghetistiche di Isola di Capo Rizzuto e della “Montagna”, Cosimo Passalacqua si è fatto assumere come guardiano per l’azienda con lo stipendio mensile di 500 euro più beni vari: un’automobile Fiat Punto, un motocarro, comprensivi del pagamento delle loro spese di gestione (assicurazione e rifornimento di benzina). Un ingiusto profitto calcolato dai magistrati Irene Crea e Debora Rizza – e dall’aggiunto Giancarlo Novelli – in circa 6000 euro all’anno a danno della ditta Rogu e a tutto vantaggio di Passalacqua e dei suoi sodali accusati di avere vessato l’imprenditore. Col tempo Passalacqua aveva fatto assumere anche i propri figli Mario e Franco. Nel collegio difensivo gli avvocati Michele Gigliotti, Luca Veneziano, Vincenzo Pizzarri, Alessio Spadafora, Anselmo Mancuso, Alessandro Guerriero.
(ale. tru.)
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