CROTONE Qualcosa non quadra nel comportamento di alcuni dipendenti comunali di Crotone e vi sono persone non autorizzate che circolano negli uffici del palazzo. I problemi sono stati posti in due distinte lettere: una firmata da tutti i dirigenti del Comune di Crotone e diretta ai dipendenti e l’altra da quindici consiglieri di opposizione.
Con la loro missiva i dirigenti informano tutti i dipendenti «che sovente» arrivano segnalazioni «sulla sosta prolungata» di alcuni di loro «nei corridoi, nella parte antistante le scale e, ancor peggio, all’infuori del palazzo comunale, nell’area di pertinenza dell’ingresso principale». Una situazione che, a parere dei dirigenti, «risulta lesiva dell’immagine dell’ente, che deve essere istituzionalmente salvaguardata in tutte le forme, oltre a dare l’immagine di una scarsa produttività dei dipendenti tutti».
Un richiamo molto forte che, comunque, non dovrebbe riguardare quei dipendenti che non si muovono mai dai propri uffici. A Crotone ce ne sono.
L’altra lettera, quella firmata da quindici consiglieri di opposizione, è un «esposto denuncia» inviato al segretario generale del Comune, al presidente Anac nazionale, al sindaco della città pitagorica e al presidente del consiglio comunale. I consiglieri rilevano, «come più volte contestato», che «soggetti che, pur non rivestendo alcuna carica istituzionale tantomeno alcun ruolo amministrativo, forti soltanto della loro appartenenza allo schieramento che, ancora a tutt’oggi, sostiene il primo cittadino, circolino liberamente negli uffici comunali, entrando ed uscendo dagli stessi, fuori dai normali orari di ricevimento, a dispetto dei comuni cittadini».
Il problema che pongono i rappresentanti dell’opposizione diventa serio quando scrivono che i frequentatori del palazzo, che non avrebbero incarichi istituzionali, «stazionano ed a lungo alle spalle degli impiegati intenti nel loro lavoro ed in più occasioni sono stati osservati mentre uscivano con documenti». A conferma di queste grave accuse i quindici rappresentanti dell’opposizione evidenziano che «su un profilo Facebook di una di essi, siano riscontrabili documenti amministrativi rispetto ai quali non risulta siano state inoltrate richieste di accesso agli atti amministrativi».
I cittadini che vogliono visionare documenti non riservati, possono infatti farlo inoltrando la richiesta di accesso agli atti. «Assistiamo – scrivono i quindici – ad ingerenze, con violazioni al Regolamento comunale e con violazioni della privacy visto che hanno la possibilità di visionare e ci pare di poter supporre di entrare in possesso di documenti amministrativi senza averne l’autorità». Sempre secondo i quindici, la presenza di questo soggetti sarebbe stata notata anche «ad incontri istituzionali, senza che ne avessero titolo». Concludendo i quindici sottolineano che «l’aspetto paradossale» è rappresentato dal fatto che «in più di un’occasione ai consiglieri comunali è stato immotivatamente e illegittimamente negato l’accesso agli atti amministrativi, ciò è accaduto anche su questioni di estrema rilevanza».
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