ROMA «Mi auguro che questo nuovo governo e il nuovo ministro della Giustizia facciano il contrario di quello che ha fatto il governo uscente che ci ha lasciato riforme che – contrariamente a quanto richiesto dall’Europa – rallentano la definizione dei processi dato che già mancano 1.600 magistrati. Sarebbe auspicabile aumentare l’età pensionabile dei magistrati su base volontaria da 70 fino a 75 anni. Questa è una cosa che si può fare anche dopodomani. Un’altra cosa che il governo Meloni può fare da subito è fermare l’emorragia dei fuori ruolo, ci sono in giro 250 magistrati per Ministeri, sarebbe il caso che almeno la metà tornasse a scrivere sentenze o a fare indagini». Così il procuratore Nicola Gratteri intervenuto alla Festa del Cinema di Roma sul Cube Stage, palco ipertecnologico voluto dalla Regione Calabria per la stagione di grandi eventi nazionali e internazionali nel cinquantenario del ritrovamento dei Bronzi di Riace, sul nuovo Governo Meloni.
«Riguardo al Pnrr – ha aggiunto – vedo rischi quintuplicati sul territorio. I comuni e gli enti territoriali non sono attrezzati, non hanno strutture amministrative e burocratiche tali da resistere alle pressioni delle mafie. Su questo piano il nuovo governo dovrà fare grandi sforzi, attrezzando velocemente sul territorio centri di appalto e dando ruoli importanti alle Prefetture che hanno buchi di organico e non sono attrezzate numericamente sul piano del personale tecnico specializzato».
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